Belgio, praticamente è fatta: partito col k.o. contro l’Italia, il team dei Diavoli Rossi vince col minimo sindacale contro la Svezia, già certo di non poter raggiungere gli azzurri, e si regala un ottavo di Euro 2016 molto più abbordabile del nostro contro l’Ungheria. Non sempre arrivare primi conviene. Gli scandinavi, invece, tornano a casa: con loro Ibra, che ha giocato l’ultima partita con la maglia gialloblu del suo Paese.
Tutti lo aspettavano al varco, Zlatan Ibrahimovic: tutti in attesa del gol che gli avrebbe dato il record di marcatore in 4 edizioni diverse di un Europeo – come già accaduto qualche ora prima all’altro campione finalmente affiorato dalla nebbia, Cristiano Ronaldo.
Niente da fare: il talento di Malmö chiude il suo Euro 2016 senza neppure un gol fatto e la sua Nazionale chiude in coda al girone.
La Svezia ci crede, all’inizio, per trovare il gol che cambierebbe tutta la storia della partita, ma a parte un tiro di Berg almeno inizialmente non fa venire gli incubi a Courtois; i Diavoli Rossi hanno un Hazard che sembra in stato di grazia, però Lukaku non lo assiste.
Gli scandinavi arretrano presto il loro baricentro, Ibra scende sulla linea di centrocampo per coadiuvare Kallstrom e Forsberg e nell’area belga non resta praticamente nessuno: non una buona tattica, per chi deve vincere a tutti i costi. L’altra occasione nitida a quel punto la crea De Bruyne da calcio piazzato che però Meunier non sfrutta a dovere.
Nella ripresa almeno si assiste a qualche emozione in più: Ibra prova a spaventare Courtois su punizione, poi Lukaku fallisce un’occasione d’oro e poco dopo si vede annullare un gol per fuorigioco.
L’occasione più buona però ce l’ha la Svezia che, dopo una parata di Isaksson su Mertens, sul colpo di testa di Granqvist è già pronta a festeggiare non fosse per il salvataggio di De Bruyne difensore aggiunto che ricaccia la palla indietro proprio sulla porta.
A quel punto, quando tutto sembra avviarsi, Nainggolan si inventa il jolly con un missile di destro da fuori area: è il gol che spedisce con certezza a casa la Svezia, anche perché – proprio contemporaneamente – l’Irlanda segna all’Italia.
Segnali del destino? Chi vivrà vedrà. Di certo il Belgio s’è regalato, col secondo posto, un incrocio molto più facile del nostro. È una squadra che gioca ancora a mezzo servizio, eppure con tutti quei talenti lì i Diavoli Rossi possono davvero far paura a chiunque.
Ah, dimenticavamo: arrivederci a Ibra, attendiamo di vedere le tue prodezze in qualche club. Fra qualche giorno l’attaccante svedese svelerà ufficialmente il suo futuro. Che ora è lontano da Euro 2016.