Remake previsto? E remake sia. L’ultimo atto della Copa America Centenario sarà come quello della CA 2015: ossia Argentina-Cile. La Roja riconquista la finale battendo 2-0 la Colombia in una partita indirizzata nei primi 10’ di gara e poi sospesa per oltre due ore per l’arrivo di un tornado.
Il Cile non si ferma più: prima la scorpacciata con il Messico, ora la bocciatura inflitta ai Cafeteros del Prof Pekerman. Nove gol in due occasioni e zero subiti: ora la Marea Roja del c.t. fa davvero paura.
La serata di Chicago ispira i cileni, in vantaggio dopo appena 7’: discesa di Fuenzalida e cross al centro, Cuadrado, per nulla ispirato e per di più pressato nell’occasione, serve suo malgrado con un assist involontario Aranguiz che prende la mira e batte Ospina.
All’11’ il 2-0 clamoroso è cosa fatta: Bravo spedisce in porta Alexis Sanchez, il tiro del Nino Maravilla incoccia sul palo, e sulla ribattuta per lo scatenato Fuenzalida è uno scherzo appoggiare in porta vuota.
Inizio da incubo, per i Cafeteros, presi a ganci e uppercut come un pugile suonato. A complicare le cose poi un altro episodio: il Sanchez colombiano poi commette il patatrac che manda in malora la partita: rimedia due gialli nell’arco di una ventina di minuti (fra il 41′ p.t e il 12′ S.t.) e finisce anzitempo negli spogliatoi. A quel punto il sogno remuntada da parte colombiana si spegne definitivamente.
Fino a quel punto, c’è da dire, la Colombia aveva provato a mettere il naso fuori e a gettare il cuore oltre l’ostacolo: dopo l’infortunio al cileno Hernandez (dentro il bolognese Pulgar), i ragazzi di Pekerman si svegliano con Martinez e Arias, che almeno ci provano. Anche se è dura, durissima.
Anche perché nel frattempo sul Soldier Field si abbatte il finimondo: lampi, tuoni, pioggia di dimensioni bibliche durante l’intervallo e nei primissimi minuti della ripresa. In America i temporali sono le minacce più temute, il regolamento sancisce la sospensione della gara.
Colombia-Cile così resta sospesa per 2h25’ prima di avere l’autorizzazione a ricominciare, su un campo zuppo e pesantissimo. Al 2’ la Colombia recrimina per un presunto rigore; poi Pulgar ha l’occasione per triplicare di testa, ma Ospina è attento; al 25’ James spara su Bravo, che si fa sfuggire il pallone ma senza conseguenze.
La partita finisce con due invasori di campo inseguiti dagli addetti. Scivoloni, risate e un’altra sospensione. Alla fine esulta il Cile: ora il remake, che tutto il mondo aspetta: l’Albiceleste vuole la rivincita a tutti i costi, la Roja è avvertita.