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Peter Sagan. Foto: Graham Watson

Tour de France 2016, favoriti maglia verde: pokerissimo Sagan?

Non solo caccia alla maglia gialla: il Tour de France 2016 vedrà un’aspra lotta anche per quanto concerne le speciali classifiche. Tra queste, la classifica a punti, contraddistinta dalla maglia verde, spesso appannaggio di un velocista. Negli ultimi quattro anni la scena è stata monopolizzata da quel campione che risponde al nome di Peter Sagan.

Anche stavolta, scontato ribadirlo, è il corridore della Tinkoff il grande favorito per salire nuovamente sul podio di Parigi. E la serenità con cui corre è sotto gli occhi di tutti: la maglia iridata prima, conquistata a settembre a Richmond, e la vittoria al Giro delle Fiandre dopo, gli hanno conferito maggior sicurezza nei propri mezzi e hanno contribuito a togliersi quella pressione che in passato, a volte, ha contribuito a giocare brutti scherzi. Proverà a conquistare la verde vincendo, magari, quella tappa che dodici mesi fa non riuscì a far sua.

Gli avversari, ad ogni modo, di certo non mancano. In primis Marcel Kittel e Andre Greipel, al momento i due maggiori sprinter puri. Entrambi hanno corso e vinto al Giro d’Italia 2016 (rispettivamente due e tre tappe) ed entrambi proveranno a fare altrettanto sulle strade francesi, tentando di acciuffare il primo giorno, sul traguardo di Mont Saint Michel, anche la prima maglia gialla. L’atleta della Etixx-Quick Step non ha messo a segno alcun nuovo successo nel mese di giugno, mentre il connazionale della Lotto Soudal si è fatto trovare pronto al Giro del Lussemburgo per poi aggiudicarsi, per la terza volta in carriera, la maglia di campione nazionale tedesco.

Poi ci sono Alexander Kristoff e John Degenkolb, i due assoluti protagonisti delle Classiche 2015, ma che quest’anno, per motivi diversi, hanno avuto un percorso ben più difficile: il norvegese ha messo in cascina sette vittorie finora, ma nessuna di particolare rilievo (Qatar, Oman e  La Panne); il tedesco della Giant-Alpecin è stato costretto a saltare in tronco la prima parte di stagione e sta cercando di ritrovare la condizione per ritornare nuovamente competitivo. Se riuscisse a tornare al top, potrebbe risultare lui il principale avversario di Sagan.

Non certo secondari rispetto ai già nominati sono Mark Cavendish e Michael Matthews. Non è più, attualmente, lo sprinter di riferimento nel panorama ciclistico internazionale, ma le ventisei vittorie al Tour de France (alla ricerca del record assoluto) sono un biglietto da visita non indifferente per il britannico della Dimension Data, quest’anno fermo a sole quattro affermazioni (l’ultima al Giro della California). Ancor più opaca la stagione dell’australiano dell’Orica-GreenEDGE (solo due centri alla Parigi-Nizza), ma il talento da vendere lo rende un osso duro non soltanto per gli arrivi in pianura, bensì anche per le frazioni mosse.

Non sarà della lotta Nacer Bouhanni (Cofidis): il franco-maghrebino, non troppo amato per le sue volate spesso al limite, era cliente pericoloso anche negli arrivi convulsi, ma un banale infortunio alla mano l’ha messo fuori gioco. Meno chanches, probabilmente, per il connazionale Bryan Coquard (Direct Energie), ancora acerbo per raggiungere un obiettivo così ambizioso come la vittoria nella classifica a punti.

La grande sorpresa nel parterre dei velocisti in questo 2016 è costituita dall’olandese Dylan Groenewegen, ventiseienne della LottoNL-Jumbo, fresco anche di titolo nazionale conquistato pochi giorni fa. L’irlandese Sam Bennett (Bora-Argon 18) e l’italiano Davide Cimolai (Lampre-Merida), unico azzurro in grado di competere per un successo parziale nelle frazioni pianeggianti, completano il quadro.

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