La vera bomba della giornata di ottavi di Euro 2016 è arrivata però in serata: la strafavorita Croazia ha fallito l’aggancio ai quarti sbagliando tanto e finendo punita, dopo il palo di Perisic, sul capovolgimento di fronte del Portogallo: contropiede micidiale in meno di 60” e tap-in a porta vuota di Quaresma. Incredibile.
Incredibile per quello che era il pronostico della vigilia di uno dei quarti più attesi di Euro 2016: Scudati eguagliati praticamente al solo Cristiano Ronaldo e lo squadrone croato dei talenti allenato da Ante Čačić (ex elettricista e riparatore di tv) strafavorito per la solidità del gruppo e l’estro di alcuni singoli. Ce n’era anche un’altra: partita di sicuro spettacolo ed emozioni.
Invece niente da fare: altre due previsioni sono finite ribaltate, regalando un match avarissimo di emozioni nei primi 90’ e fino, praticamente, al 115’. Portogallo-Croazia è già entrata nella storia dei tornei per nazionali, visto che di tiri in porta non se n’è visto neppure uno nei tempi regolamentari: era dal 1980 che ciò non accadeva nella fase finale di un Europeo o di un Mondiale.
Poi, ai supplementari, la partita è decisamente esplosa, sia per un paio di cambi azzeccati da ambo le parti (Quaresma dalla parte di Fernando Santos, Kalinic e Pjaca da quella balcanica) sia soprattutto per la stanchezza di tutti gli uomini, stremati dalla fatica della battaglia di Lens.
È successo tutto praticamente negli ultimi 10’, con Vida a sbagliare di testa a porta vuota dopo l’uscita avventata di Rui Patricio; Perisic a colpire il palo di testa anche su deviazione miracolosa del portiere lusitano; e soprattutto al 117’ col contropiede subito dopo indovinato dai verdi fosforescenti, propiziato da un errore di Strinic, orchestrato da Renato Sanches, col tiro finale di CR7, la respinta di Subasic e il comodo tap-in di Ricardo Quaresma. Da un interista dei nostri giorni a un ex nerazzurro: il calcio è una strana scienza.
Nel finale la Croazia ci ha provato di nuovo, aggrappandosi disperatamente ai dribbling di Pjaca che già avevano fatto impazzire la Spagna. E invece niente da fare: nel finale l’altro errore sotto porta di Vida ha mandato i biancorossi in punizione dietro la lavagna. Tanto talento sprecato, ancora una volta: dopo aver battuto la Roja campione d’Europa in carica, la scuola croata torna con le ossa rotte a casa e tanti rimpianti.
Il Portogallo invece con ostinazione emerge dalle paludi della fase a gironi e si disvela un po’ più grande di quanto gli altri pensassero: ora giovedì al Velodrome c’è la sfida dei quarti di Euro 2016 alla Polonia, e chissà che CR7 e la sua banda non possano anche andare più avanti.