Islanda storica Inghilterra-Islanda Euro 2016
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Euro 2016 – Inghilterra, è un’altra Brexit: l’Islanda vince 2-1 e scrive la storia

Euro 2016 continua a sorprendere: dopo aver regalato un manipolo di esordienti agli ottavi, l’Europeo conosce la favola infinita della matricola Islanda, arrivata in punta di piedi dal grande Nord e capace di far fuori nientepopodimeno che l’Inghilterra di Roy Hodgson. Finisce 2-1. Ora per la nazionale di Lagerback il sogno continuerà contro la Francia padrona di casa.

La nazionale di sua maestà invece, dopo aver assistito in settimana alla Brexit dall’UE, esce dunque anche da Euro 2016 ancora agli ottavi come puntualmente accaduto negli anni Duemila. I bianchi con i Tre Leoni addosso segnano dunque un altro orrore nel loro annuario delle vergogne calcistiche: a 66 anni dalla figuraccia di Belo Horizonte, quando furono sconfitti dai carneadi battenti bandiera americana, si aggiunge ora il 2-1 patito in rimonta a Nizza per mano del drappello dell’Isola del Ghiaccio.

Che va sotto al 4’ col rigore di Rooney (giusto, per la franata del portiere Halldorsson addosso a Sterling) ma che poi reagisce immediatamente dimostrando di avere prosperi e attributi come citava – in una versione molto più esplicita – un attore del leoniano “Giù la testa”: e così rimossa laterale del barbuto capitano Gunnarson, sponda di testa di Arnason e il difensore Ragnar Sigurdsson batte in scivolata Hart.

L’Inghilterra resta gelata e si fa piccola piccola: incapace di imbastire una benché minima manovra, la nazionale di Hodgson si liquefa fra il gioco che ristagna a centrocampo, un Rooney troppo brutto per essere vero e un Harry Kane di una mediocrità inaudità.

Ci si mettono poi le amnesie difensive di Walker, Cahill e Smalling, che già avevano provocato il pari islandese, a combinarla grossa: al 18’, dopo un’azione scintillante, la banda di vichinghi con la magli blu completa la formidabile rimonta col destro di Sigthorsson su cui Hart fa una mezza papera, arrivandoci male e senza riuscire a toglierlo dallo specchio. L’Islanda, al 20’, si trova addirittura in vantaggio.

E ci rimane praticamente fino alla fine e meritatamente: gruppo compatto, pressing alto e movimento eterno in tutti i reparti specie sui raddoppi. Lagerback dimostra di essere una vecchia volpe: i suoi hanno energie disumane (da inizio Euro 2016 praticamente hanno giocato sempre gli stessi) e le mettono tutte in campo.

L’Inghilterra invece risulta non pervenuta. Neppure dopo l’intervallo arriva la scossa. Kane è l’ombra del capocannoniere di questa stagione in Premier League e finisce la partita fra i fischi dei suoi tifosi dopo un paio di cose letteralmente inguardabile; il possesso palla resta sterile, Rooney gioca praticamente a centrocampo e Hodgson in panchina diventa una maschera piena di sconforto.

A quel punto l’Islanda ha gioco facile e rischia, soprattutto a inizio ripresa, di triplicare con l’acrobazia del suo grande difensore, Sigurdsson, assolutamente il migliore in campo non solo per il gol, ma per temperamento, costanza e cattiveria sportiva.

I Nostri Ragazzi isolani ce l’hanno fatta: da stasera l’Islanda, Cenerentola che durante le qualificazioni aveva battuto all’andata e al ritorno la grande Olanda, è nell’Olimpo del calcio europeo. Lo fa con merito diventando allo stesso tempo la squadra-simpatia. Ora c’è la Francia: e chissà, chissà…

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