È forse il vero Clasico del calcio per nazionali a livello internazionale. Sabato a Bordeaux per i quarti di Euro 2016 andrà in scena il 34esimo Italia-Germania della storia del pallone. Quando è contato abbiamo sempre vinto noi. L’ultimo precedente però è il 4-0 dell’amichevole di marzo: motivo in più per non abbassare la guardia. Specie ora che ci si gioca un Europeo.
C’è innanzitutto un dato da richiamare: fra Mondiali ed Europei gli azzurri non hanno mai perso; 8 incontri, quattro vittorie e quattro pareggi.
In principio fu uno 0-0 al Mondiale del ’62; poi arrivò la Partita del Secolo, El Partido del Siglo, quella entrata nell’immaginario mitico di ogni sportivo italiano – e non solo: il 4-3 dell’Azteca a Messico ‘70, quella sequenza di reti da imparare a memoria tutta d’un fiato.
Boninsegna, Schnellinger, Müller, Burgnich, Riva, Müller, Rivera: in mezzo 120’ di passione, corsa, agonismo, tecnica, sacrificio. Tutto in quel bianco e nero da preistoria del calcio moderno, che ha trasferito gli eroi di entrambe le nazionali nel sacro olimpo del dio laico del pallone.
Poi, dopo la Coppa del Mondo 1978 (0-0) il Mundial: 1982, Madrid, Italia-Germania 3-1; Rossi, Tardelli, Altobelli, Breitner. Martellini che ripete eccitatissimo ma composto il suo “Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!”; Pertini con le braccia al cielo e la nazionale di Bearzot criticata alla partenza che manda l’Italia in paradiso.
Poi arrivano le sfide agli Europei: 1-1 nell’88 e 0-0 a Inghilterra ’96 col rigore di Zola parato da Köpke. Le vittorie azzurre più recenti hanno però un altro sapore da leggenda e hanno scandito la memoria italiana degli ultimi anni: il 2-0 di Dortmund a Germania 2006 (e sempre in una semifinale Mondiale, sigilli incredibili di Grosso e Del Piero) e poi il 2-1 nella semifinale di Euro 2012 con la doppietta di un Balotelli versione wrestlemania.
In gare ufficiali, insomma, i tedeschi non ci battono proprio mai. Il bilancio generale invece parla di 33 sfide tra tedeschi e azzurri: 8 vittorie tedesche, 10 pareggi e ben 15 successi dell’Italia.
L’ultimo precedente però è parecchio amaro: a Monaco di Baviera il 29 marzo, tre mesi fa esatti, la Mannschaft di Löw ci asfaltò con un 4-0 senza scusanti con le sberle firmate da Kroos, Götze, Hector e Özil.
Tre mesi dopo è di nuovo, meravigliosamente, miticamente Italia-Germania. Appellarsi alla storia passata è un esercizio tanto bello quanto rischioso: testa concentrata e pedalare. I tedeschi hanno una voglia matta di lavare l’onta dei disastri contro gli azzurri; sulle maglie della Nazionale di Conte brucia ancora invece il poker – ininfluente, a differenza delle nostre vittorie… – di marzo.
C’è aria di vendetta reciproca, su Bordeaux e su Euro 2016. Sabato si saprà se vinceranno gli altisonanti tedeschi o gli «arroganti italiani». Per dirla con la Bild; beati loro.