Circa un anno fa, e precisamente il 4 luglio 2013, Massimo Ambrosini viene ingaggiato a parametro zero dalla Fiorentina: i rossoneri non gli hanno voluto rinnovare il contratto.
Un evento ingiusto, dal momento che lui era stato la bandiera gloriosa che ha percorso i più bei campi della nazione e del continente: la separazione è stata così improvvisa che il dolore ancora risorge ad un anno di distanza.
Comunque, egli ha compreso le esigenze di svecchiamento che la società indiavolata stava cercando di portare avanti: nel suo ultimo discorso limpido e lucido, diede il suo commiato dignitoso e dolente.
Se lo avesse saputo il Milan, che mesi dopo avrebbe desiderato e riaccolto a braccia aperte il campione, che sarebbe stato ideale in questo periodo così difficile.
Purtroppo, non è così, e Ambrosini rimpiange ancora il Milan e la Champions League che avrebbe voluto giocare con la sua vecchia squadra.