È alle porte Amsterdam 2016, ovvero la nuova edizione dei Campionati Europei di Atletica Leggera: dal 6 al 10 luglio lo Stadio Olimpico della capitale olandese ospiterà quasi 1500 atleti – in rappresentanza di 50 Paesi – per contendersi le vittorie nelle 47 discipline (24 maschili e 23 femminili) in programma.
Quali saranno le ambizioni del 75 atleti scelti dal Direttore Tecnico Organizzativo Massimo Magnani per rappresentare l’Italia? Tralasciando gli eventi indoor disputatisi recentemente, l’ultimo grande appuntamento internazionale, i Mondiali di Pechino 2015, vero disastro azzurro, non lascerebbe sperare in qualcosa di troppo positivo. Ma i motivi per essere ottimisti ci sono, in particolare per quanto fatto vedere in questi ultimi mesi e in virtù del fatto che il panorama europeo è certamente più ristretto di quello planetario. Vediamo, dunque, da chi ci attendiamo importanti risultati.
In campo maschile, risponde al nome di Gianmarco Tamberi la maggiore speranza azzurra: l’iridato indoor di Portland è il detentore della seconda misura stagionale all’aperto (2.36) e si presenta ai nastri di partenza con i favori del pronostico, con l’ucraino Bohdan Bondarenko che appare l’avversario più temibile.
Coloro che meglio hanno gareggiato ai Mondiali dello scorso anno sono chiamati ad una riconferma: stiamo parlando dei ragazzi della maratona Ruggero Pertile e Daniele Meucci, tra i leader sulla scena continentale. Qui si gareggia sulla mezza maratona per una sorta di ricognizione della distanza lunga che andrà in scena alle Olimpiadi di Rio 2016, dove keniani ed etiopi andranno all’assalto dell’oro.
Potrebbero esaurirsi a questi atleti le speranze di medaglia, ma ci aspettiamo segnali di crescita da alcuni giovani interessanti aggregati al gruppo. È il caso, in particolare, dei velocisti Filippo Tortu ed Eseosa Desalu, che in virtù di quanto mostrato nella prima parte di stagione (agli Assoluti di Rieti in particolar modo) proveranno ad agganciare una difficile ma non impossibile finale nei 100 e 200 metri, per poi provare a dare tutto nella staffetta 4×100 dove, con Davide Manenti ed un quarto azzurro, cercheranno di agguantare il podio.
Medesimo discorso per Matteo Galvan sui 400 (dove ha stabilito di recente il primato nazionale) e Marcell Jacobs nel salto in lungo, così come mirano ad arrivare in finale i vari Giordano Benedetti negli 800, Yuri Floriani e Jamel Chatbi nei 3000 siepi, Josè Reynaldo Bencosme nei 400 hs.
Anche tra le donne sono le gare del salto in alto e della mezza maratona quelle in cui si possono cogliere importanti risultati. Nel primo avremo due punte: Alessia Trost, fresca reduce dal primato stagionale a Madrid (1.93, non una grandissima misura, ma che comunque testimonia un’atleta in crescita) ed il nuovo talento Desirée Rossit, capace di issarsi in questo 2016 fino al 1.97, seconda misura mondiale dietro quella della polacca Kamila Lićwinko (1.99).
Nella seconda, invece, avremo le esperte Valeria Straneo (argento ai mondiali di Mosca 2013) e Anna Incerti (oro agli europei di Barcellona 2010). Dalla pista grandi chances di medaglia sono riposte in Libania Grenot, intenzionata a difendere il titolo di campionessa in carica sui 400 conquistato due anni fa a Zurigo, mentre l’obiettivo finale pare alla portata della duecentista Gloria Hooper, della ostacolista Ayomide Folorunso e della mezzofondista (1500) Margherita Magnani.
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