Per la quarta volta nella storia dei Championships si scende in campo nel Middle Sunday. La domenica, tradizionale giornata di riposo a Wimbledon (a differenza di quanto accade negli altri Slam), presenta quelle sfide rinviate nei giorni precedenti a causa delle continue interruzioni per pioggia: tra queste, l’incontro disputato – e perso – da Roberta Vinci contro Coco Vandeweghe.
L’ultima azzurra rimasta in tabellone torna a casa. Non ce la fa la tarantina a superare lo scoglio statunitense prima di approdare agli ottavi di finale: l’atleta a stelle e strisce si impone in due set – 63 64 – ed è l’ennesima top 10 ad uscire di scena dopo Garbine Muguruza, finalista lo scorso anno, e Petra Kvitova, vincitrice a Church Road in due occasioni.
È delusa la tennista azzurra, che si esprime con un certo fastidio in merito al gioco evidenziato dalla sua avversaria: “Rivali come la Vandeweghe ti fanno giocare su un paio di scambi al massimo, sempre sotto pressione. Non pensano perché non vogliono pensare […] Il futuro del tennis è questo, sempre meno tattica e più potenza. Vince chi tira più forte”.
Ok Serena Williams: la numero uno al mondo trova la vittoria numero 300 negli Slam eliminando la tedesca Annika Beck per 63 60. La campionessa in carica continua così la sua corsa alla caccia del 22° Slam, già sfuggitole nelle ultime tre occasioni.
Tra gli uomini saluta Juan Martin Del Potro. L’argentino aveva entusiasmato tutti nel secondo turno contro Stanislas Wawrinka, ma stavolta cade contro il ventiduenne francese Lucas Pouille, trentesima testa di serie, impostosi per 67 (4) 76(6) 75 61. Lo sconfitto sarà il prossimo avversario degli azzurri nel weekend di Coppa Davis in programma dal 15 al 17 luglio a Pesaro.
Approda agli ottavi anche l’altro francese Jo-Wilfried Tsonga che, sotto di due set contro John Isner, riesce, dopo 4 ore e mezza di partita, nella clamorosa rimonta, festeggiata a suo modo con una serie di salti ed un urlo a dir poco liberatorio. In totale sono ben quattro i transalpini a qualificarsi per la seconda settimana di Wimbledon (accanto a Poiulle e Tsonga troviamo anche Gasquet e Mahut): non accadeva dal 1929.
Ostacolo Feliciano Lopez superato per Nick Kyrgios: ora sulla sua strada appare quello che da molti è considerato il principale favorito, Andy Murray, testa di serie numero 2. Saranno in campo domani, l’australiano e lo scozzese, così come lunedì 4 luglio ad aprire il Centrale ci sarà Roger Federer contro lo statunitense Steve Johnson.
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