Ronaldo-Griezmann Portogallo-Francia

Liga, Champions, Euro 2016: Ronaldo-Griezmann, da Madrid a Parigi la sfida dei 7 è infinita

Dalla Liga alla Champions fino alla finale di Euro 2016; con vista anche sul Pallone d’Oro. Francia-Portogallo è molto più di una partita, se si guarda al confronto Ronaldo-Griezmann che ha animato tutta una stagione in Spagna e non solo. Di fronte il fenomeno portoghese e il capocannoniere di quest’Europeo. Numeri mostruosi per entrambi.

Dopo la terza figuraccia consecutiva di Messi con l’Argentina, CR7 si avviava a vincere il suo quarto Pallone d’Oro in discesa, grazie anche se non soprattutto alla seconda Champions vinta in tre anni con un Real Madrid sempre più suo: 51 gol in 48 partite con la maglia merengue, la Pulce scavalcata come capocannoniere all-time della Champions League e rigore decisivo a San Siro nella finale contro l’Atletico.

Cristiano Ronaldo ha poi trascinato il Portogallo fuori dal sonnambulismo in cui la squadra ha giocato le prime tre partite del girone: tragicomico contro l’Islanda al debutto (una ciccata clamorosa poi ripetuta, in modo identico, contro la Polonia ai quarti), ridicolo per il rigore sbagliato contro l’Austria, CR7 si è ripreso tutti i lusitani con la prova da favola nel pazzo 3-3 contro l’Ungheria, che l’ha visto segnare un gol di tacco da leggenda.

Il suo genio è riemerso poi nella semifinale contro il Galles del compagno di club Bale: gol e assist per CR7 (che ora è a quota 3 nella classifica marcatori di questo torneo), che si è dimostrato così un capitano tanto nervoso e irritante specie in alcuni frangenti quanto unico e di incommensurabile valore.

Il mostro di Madeira insomma ha tutte le carte in regola per arraffare meritatamente il trofeo più prestigioso per la carriera di un calciatore. Ma c’è un però, un ostacolo: molto più temibile di quel che si pensa.

Si chiama Antoine Griezmann, detto Le Petit Diable (o, affettivamente per i francesi, Grizou): 44 gol in due anni di fila di Liga con la maglia dell’Atletico Madrid, ma soprattutto un bottino europeo finora perfetto con 6 gol in 6 partite (un gol ad Albania e Islanda più le due doppiette decisive contro Irlanda e soprattutto Germania).

L’unica macchia in una stagione perfetta il rigore divorato nei 90’ a San Siro in quella finale di Champions di un mese e mezzo fa. Una macchia che però le Petit Diable ha presto cancellato dalla sua fedina calcistica, mostrando a suo perfetto agio soprattutto dal momento in cui Deschamps ha scelto di far giocare la Francia col 4-2-3-1 che offre al 25enne colchonero la possibilità di svariare molto e far male dappertutto (i tedeschi lo sanno).

La sfida Ronaldo-Griezmann è ben più di Portogallo-Francia: è Real-Atletico nella serata in cui non c’è spazio per i club; è il mostro della Champions contro il mostro di Euro 2016.

La cosa chiara è che la finale dello Stade de France non deciderà solamente la vittoria del campionato europeo, ma deciderà anche chi sarà incoronato col Pallone d’Oro nel gennaio 2017. Ronaldo-Griezmann: quando giocare per la propria nazione è anche giocare un po’ per la propria storia calcistica.

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