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Andy Murray. Foto: Phil Harris/Daily Mirror

Andy Murray doma Milos Raonic: è bis a Wimbledon!

È il torneo della regina, il torneo di una Gran Bretagna che si vuole unita. Eppure è uno scozzese, indipendentista convinto in tempi di Brexit, a portarlo a casa: Andy Murray, numero due della classifica mondiale, batte in finale Milos Raonic e conquista, davanti ai principi William e Kate Windsor presenti sugli spalti del Centre Court, Wimbledon 2016, il terzo Slam della stagione tennistica.

Si tratta di un bis per il ventinovenne di Dunblane, già trionfatore quattro anni fa contro Novak Djokovic e stavolta giustiziere di un ottimo Raonic, alla prima finale in carriera in un Major. Murray diventa in tal modo il primo britannico plurivincitore ai Championships dai tempi di Fred Perry, vincitore per tre edizioni consecutive negli anni ’30. E la Gran Bretagna torna a primeggiare nella classifica a squadre con 37 titoli a Wimbledon.

I due giocatori arrivano alla finale con percorsi ben diversi: più agevole il cammino dell’irascibile europeo, che ha perso per strada due soli set nei quarti contro Tsonga; più tortuoso quello dell’americano, che ha lottato al quinto set agli ottavi contro Goffin e in semifinale contro Federer. Ed è proprio la maggior freschezza della testa di serie numero 2 a risultar decisiva, oltre che la maggior esperienza negli appuntamenti clou.

Non basta il servizio al nordamericano per spaventare il suo avversario, notoriamente il miglior difensore del circuito: i tre set risultano sì piuttosto equilibrati, ma a ben vedere c’è un padrone nei momenti chiave dell’incontro. E difatti bastano tre soli parziali a Murray per portare a casa la sfida col punteggio di 64 76(3) 76(2) in poco meno di tre ore di gioco.

È quella in corso probabilmente la miglior stagione dello scozzese, che ha conteso molto spesso a Djokovic gli atti finali di molti appuntamenti, riuscendo ad avere la meglio agli Internazionali d’Italia disputati a Roma. Ed è il terzo trofeo stagionale – oltre che il terzo Slam dopo US Open 2012 e  Wimbledon 2013 – dopo quello conquistato due settimane fa sull’erba del Queen’s, dove ad arrendersi in finale fu lo stesso Raonic.

Deve crederci, ad ogni modo, quest’ultimo: funziona la cura Moya-Piatti-McEnroe che spera di poterlo condurre ai vertici del ranking internazionale (attualmente è numero 7 atp) e alla vittoria in uno Slam. Il passo non è poi tanto lungo.

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