Si osserva il primo giorno di riposo al Tour de France 2016. Dopo le fatiche della prima settimana e della tre giorni pirenaica in particolare, i corridori potranno concedersi qualche ora di tranquillità in vista della non meno semplice seconda settimana.
Ma non è per tutti un giorno come gli altri: uno di loro annuncia che a fine stagione appenderà la bicicletta al chiodo. È Joaquin Purito Rodriguez, che a 37 anni decide di dire basta con il ciclismo agonistico. Il corridore in forza al Team Katusha è apparso piuttosto brillante nei primi giorni di gara, sebbene sia mancato proprio nella tappa da lui più attesa, quella di Andorra-Arcalis.
Ora la decisione improvvisa di “dire basta” perché è giusto farlo quando “il livello è ancora alto”. “Grazie a tutti per il sostegno, dal primo all’ultimo giorno – dichiara un commosso Purito – Mi sono goduto questo sport che mi ha dato tanto“.
Sul podio dei tre WorldTour – al Giro d’Italia 2012 perse dalla sorpresa Ryder Hesjedal – il ciclista catalano vanta in carriera due Giri di Lombardia e tre vittorie finali dell’Uci WorldTour, dimostrando di essere atleta costante e temibile tanto nelle classiche quanto nelle corse a tappe.
Ha deciso di prolungare la permanenza nel grande ciclismo per altri due anni, ma ha dovuto rinunciare ai suoi sogni in questa 103^ Grande Boucle Alberto Contador, frenato dalla sfortuna. Ma il madrileno della Tinkoff non può avere rimpianti: “Ho dato tutto quello che avevo“, osserva, precisando come abbia fatto tutto il possibile, come suo solito, per onorare la corsa, ma di essersi arreso di fronte alla consapevolezza di aver “gambe vuote”.
La sua stagione, ad ogni modo, non è affatto compromessa: bisogna subito rimettersi in sesto per coltivare l’appuntamento olimpico di Rio 2016. E poi la Vuelta a Espana, per provare a fare poker.
Chi è il favorito per il tris al Tour de France è Chris Froome (Team Sky): pur con una classifica ancora cortissima, il robot britannico si è inventato quel colpo di genio in discesa verso Bagneres de Luchon ed è andato a prendersi la maglia gialla.
Delusi, al contempo, tutti coloro che si aspettavano un attacco nei suoi confronti già ad Andorra da parte di Nairo Quintana. Il colombiano della Movistar sta osservando finora la stessa tattica attendista avuta lo scorso anno, quando nelle ultime due giornate riuscì a mettere in difficoltà il Keniano bianco, accorgendosi però di essersi mosso ormai tardivamente per mettere al gancio il suo rivale
La situazione muterà in questa seconda settimana che prevede, tra l’altro, la scalata del Mont-Ventoux e la cronometro individuale il giorno successivo?
Tour 2016, classifiche e anteprima tappa 10 (Escaldes-Engordany/Revel)
Tour de France 2016, il percorso ufficiale [con altimetrie e planimetrie]