Tra le prime medaglie assegnate ai Giochi Olimpici di Rio 2016 figura la prova in linea di ciclismo su strada. Saranno 144 i corridori, in rappresentanza di 62 nazioni, a sfidarsi sul duro tracciato olimpico per succedere nell’albo d’oro ad Alexander Vinokourov, trionfatore a Londra 2012. Chi sarà il nuovo re dell’Olimpo?
La sfida appare incertissima, potendo molte nazionali contare su un cast di atleti d’alto livello. È il caso, oltre che dell’Italia, che farà affidamento su Vincenzo Nibali e su Fabio Aru in seconda battuta, della Spagna, che schiera Alejandro Valverde in qualità di leader: dopo 4 Freccia e 3 Liegi, soltanto una medaglia olimpica manca nel palmares dell’esperto corridore, già salito sul podio di tutti i Grandi Giri. Al suo fianco anche un sempre temibile Joaquin Rodriguez, alla sua ultima stagione da pro’ e uscito in crescendo di condizione dall’ultimo Tour de France.
Altre nazionali potranno schierare una formazione al completo (cinque atleti). Tra queste, la Gran Bretagna del dominatore della Grande Boucle Chris Froome (che tuttavia non si presenta come l’uomo da battere nelle gare di un giorno), della maglia bianca Adam Yates e dell’attaccante Steve Cummings; oppure la Colombia, con cinque punte pronte ciascuna a dire la sua (il problema per il ct sudamericano sarà semmai coordinare l’enorme potenziale offensivo di cui dispone): Johan Esteban Chaves, Jarlinson Pantano, Rigoberto Uran, Miguel Angel Lopez e Sergio Luis Henao.
Cinque posti anche per il Belgio, con un Tim Wellens in splendida forma dopo la vittoria in Polonia, oltre alle garanzie Greg Van Avermaet e Philippe Gilbert. Solamente quattro corridori, ma quanto basta per restare nel rango delle favorite, per la nazionale della Francia, con Warren Barguil, Romain Bardet, Julian Alaphilippe e Alexis Vuillermoz (quest’ultimo vincitore del preolimpico di un anno fa).
Quattro posti anche per Paesi Bassi, con Tom Dumoulin favorito per la gara a cronometro (nonostante la frattura del radio rimediata al Tour) e Wout Poels tra i papabili per quella in linea (il corridore del Team Sky ha vinto quest’anno la Liegi e si è rivelato il più prezioso gregario per la conquista della terza maglia gialla da parte di Froome); per Polonia (Michal Kwiatkowski e Rafal Majka capitani), Portogallo (Alberto Rui Costa), Australia (Richie Porte e Simon Gerrans), Repubblica Ceca (Zdenek Stybar), Svizzera (Michael Albasini e Fabian Cancellara), Germania (Tony Martin) e Norvegia (Lars Petter Nordhaug).
La Danimarca farà affidamento su Jakub Fuglsang, l’Irlanda avrà due punte del calibro di Nicolas Roche e Daniel Martin, Louis Meintjes sarà il leader del Sudafrica. Infine citiamo Vasyl Kiryenka (Bielorussia), Rein Taramae (Estonia), Kristijan Durasek (Croazia), Simon Spilak (Slovenia), Andrey Grivko (Ucraina) e Andrey Amador (Costarica).