La gioia più bella a 34 anni. È un sogno, quello che sta vivendo Paolo Lorenzi, che trova in età non più giovanissima la prima vittoria in carriera nel circuito ATP grazie al successo al Masters 250 di Kitzbuhel, sulla terra rossa d’Austria. Un successo che vale il best ranking ed una grande iniezione di fiducia in vista di Rio 2016.
Nato a Roma nel dicembre del 1981, ma residente ormai da anni a Siena, Paolo Lorenzi ne ha fatta di gavetta, prima di arrivare nel tennis che conta. Tanto lavoro, sacrifici e, fino ad ora, 18 Challenger portati a casa, il primo dei quali a Tarragoona nel 2006 e l’ultimo poche settimane fa a Caltanissetta.
Nel circuito maggiore è arrivato vicino al trionfo nel marzo 2014, quando l’argentino Federico Delbonis – colui che ha regalato dispiacere all’Italia ai quarti di Davis di quest’anno – gli ha tolto il piacere di alzare al cielo il trofeo a San Paolo.
Ora finalmente più in alto di tutti, in Austria, sulla sua amata terra rossa. Lo scorso anno ad imporsi a Kitzbuhel fu Phillipp Kohlschreiber, quest’anno proprio lui, partito dalla posizione #48 del ranking, ma pronto a salire fino alla #41 dalla prossima settimana, suo best ranking.
Ad arrendersi all’italiano in finale è stato il georgiano Nikoloz Basilashvili, #123 Atp, a sua volta alla prima finale nel circuito maggiore. E al match point realizzato finalmente la gioia: “Devo ringraziare prima di tutto il mio team e gli amici che oggi sono voluti essere qui accanto a me“, sono le sue prime parole, pronunciate non senza un pizzico d’emozione”. “È una sensazione incredibile, questa vittoria è come un regalo per me […] Ho lavorato duro per questo e alla fine è arrivato questo bellissimo risultato“.
Quello di Paolo Lorenzi è il successo numero 54 per l’Italia nel calendario ATP nell’Era Open: dopo essere andati a digiuno nella stagione 2015, finalmente torna a sventolare la bandiera tricolore con un atleta che farà parte della spedizione ai Giochi Olimpici a Rio 2016 e a cui spetterà, dunque, il compito di tenere alto l’onore dell’Italia.