Otto ori, nove argenti e 11 bronzi, per un totale di 29 medaglie complessive: questo il bilancio dell’Italia a Londra 2016. Quali sono le aspettative per i Giochi Olimpici di Rio 2016? Chi saranno coloro che faranno sventolare il tricolore sotto i cieli della metropoli brasiliana?
Concentriamoci in quest’articolo sugli sport individuali. Due le discipline sulle quali riponiamo maggiore fiducia, la scherma e il settore dei tiri. Da sempre fucina di medaglie, la scherma non potrà contare, stavolta, su fioretto a squadre donne e sciabola a squadre uomini: due medaglie certe, le cui gare non fanno però parte del programma a cinque cerchi. Se nel fioretto individuale femminile la campionessa uscente Elisa Di Francisca e la campionessa mondiale Arianna Errigo avranno tutte le opportunità di regalarci un’altra notte indimenticabile, molto bene possono fare anche i colleghi uomini (Andrea Cassarà, Daniele Garozzo, Giorgio Avola), soprattutto nella gara a squadre. Gara a squadre che potrebbe vedere protagonisti anche gli spadisti vicecampioni europei, mentre, per quanto riguarda l’individuale, tante speranze anche su spada donne (Rossella Fiamingo due volte iridata) e sciabola uomini (Aldo Montano e Diego Occhiuzzi).
Settore dei tiri. Dal tiro a segno la maggiore carta è Niccolò Campriani, già a segno a Londra e chiamato ad una riconferma, sebbene il toscano non sembri poter contare la stessa condizione di quattro anni fa. Da non dimenticare neppure la sua compagna, Petra Zublasing, grande protagonista lo scorso anno ai Giochi Europei di Baku, o l’esperto Marco De Nicolo, alla sua quarta partecipazione. Se nel tiro con l’arco puntiamo principalmente sulle squadre (tanto gli uomini quanto le donne possono far bene), nel tiro a volo le chance di andare a podio sono molteplici: schieriamo tre ex campioni olimpici (Giovanni Pellielo, Jessica Rossi, Chiara Cainero), a cui vanno aggiunti atleti affidabili come Massimo Fabbrizzi e Diana Bacosi.
Nell’atletica leggera, svanita la carta Gianmarco Tamberi nel salto in alto, guardiamo quasi esclusivamente alla marcia femminile (Elisa Rigaudo, Eleonora Giorgi, Elisa Palmisano) e alla maratona maschile (Daniele Meucci e Ruggero Pertile), con la speranza di qualche sorpresa dall’alto donne (Alessia Trost e Desirée Rossit). Nella ginnastica, invece, le farfalle della ritmica difendono il bronzo conquistato a Londra, mentre le ragazze dell’artistica sognano il podio nel concorso a squadre, dopo gli egregi risultati di quest’ultimi tempi, con Vanessa Ferrari tornata a splendere dopo annate difficili.
Nel nuoto, sono Gregorio Paltrinieri (attesissimo nei 1500 sl in cui è già campione del mondo), la portabandiera azzurra Federica Pellegrini (200 sl) e i rappresentanti del fondo Rachele Bruni e Simone Ruffini i leader della spedizione. Gradite sorprese da nuotatori pronti ad esplodere come Gabriele Detti (400 sl) o da mine vaganti quali le staffette 4×100 maschile e 4×200 femminile. Dell’universo natatorio fanno parte anche i tuffi: Tania Cagnotto proverà a chiudere la sua sfolgorante carriera con l’unica medaglia che ancora le manca, quella olimpica, mentre la giovane ma affiatata coppia Giovanni Tocci-Andrea Chiarabini dovrà farsi trovare pronta nella gara del trampolino sincro.
Attenzioni riposte sul ciclismo: Vincenzo Nibali è a tutti gli effetti tra i favoriti per la prova in linea su strada uomini, mentre tra le donne Elisa Longo Borghini è tra le maggiori outsider pronte ad inserirsi nella lotta per le medaglie. Elia Viviani vuol rompere il tabù conquistando un alloro su pista (gareggerà nelll’omnium), mentre nella mountain bike Marco Aurelio Fontana difende il bronzo di quattro anni fa, seppur non stia attraversando un periodo di forma particolarmente esaltante.
Sport di combattimento. Frank Chamizo, campione mondiale in carica di lotta libera, è il favorito numero uno nella categoria 65 kg, mentre nel pugilato Clemente Russo, dopo due argenti nelle due precedenti edizioni, spera in un (comunque difficile) miglioramento del suo palmares. Gareggeranno con i guantoni anche Valentino Manfredonia, il professionista Carmine Tommasone e Irma Testa, che proveranno ad entrare nella disputa per le medaglie. Ruoli da outsiders per gli atleti del judo, le cui armi migliori sono rappresentate da Odette Giuffrida ed Edwige Gwend o dal giovane Elios Manzi.
Torniamo all’acqua. Poche, onestamente, le speranze di medaglia da canoa/kayak velocità, maggiori quelle della slalom, con Giovanni De Gennaro chiamato a raccogliere il testimone del campione olimpico Daniele Molmenti. Per ciò che concerne il canottaggio, invece, sono soprattutto il quattro senza maschile campione iridato in carica e il doppio pesi leggeri maschile le maggiori carte, senza dimenticare il doppio senior e il due senza che fungono da outsider. Ancora acqua, ma stavolta passiamo al mondo della vela: sono gli equipaggi 49er FX (Giulia Conti e Francesca Clapcich) e il Nacra 17 (Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri) i maggiori candidati per il podio.
Concludiamo infine con il tennis: i favoriti per le gare sono i soliti noti – basta scorrere i ranking atp e wta per leggere i nomi, malgrado molti big abbiano dato forfait per l’appuntamento – ma un Fabio Fognini reduce dalla vittoria al Croatian Open e soprattutto il doppio Sara Errani-Roberta Vinci potrebbero avere possibilità di arrivare in fondo al tabellone, complice il fatto che un evento come quello olimpico, è sempre ricchissimo di incognite e dunque non sempre i pronostici vengono rispettati.
Previsioni proibitive per le gare del pentathlon moderno, dove i nostri potrebbero ambire, in condizioni particolari, anche a qualcosa di importante; poche aspettative su equitazione, golf e triathlon. Nulle le chance dal badminton.
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