Si arricchisce il medagliere azzurro ai Giochi Olimpici di Rio 2016: Giovanni Pellielo conquista la medaglia d’argento nel tiro a volo, specialità trap.
Ventiquattro anni sono passati da Barcellona ’92, prima delle sette Olimpiadi disputate dal 46enne di Vercelli. Ventiquattro anni e Johnny è sempre lì, tra i migliori del globo nella disciplina: passano gli anni, cambiano avversari e compagni, ma lui, dopo 10 titoli mondiali, 12 Europei, 6 Coppe del Mondo e 3 medaglie olimpiche (consecutivamente a podio da Sidney 2000 a Pechino 2008), riesce ad agguantare un nuovo podio a cinque cerchi.
Manca ancora una volta l’oro, quell’oro già sfuggitogli ad Atene e Pechino. Ma è semplicemente da applausi la prestazione del tiratore azzurro, che al poligono di Rio de Janeiro si arrende soltanto agli shoot-off al croato Glasnovic, avversario forte e infallibile cecchino sin dalle semifinali (solo due errori su 30 piattelli).
Ironia della sorte, Italia-Crozia proprio come quattro anni fa a decretare il nuovo campione olimpico: cambiano i protagonisti (a Londra ci fu Massimo Fabbrizzi a rappresentare il movimento azzurro), ma non l’epilogo, che finisce per sorridere nuovamente alla nazionale balcanica.
Parziale delusione dal secondo tiratore azzurro arrivato all’ultimo atto: il trentanovenne marchigiano Massimo Fabbrizzi, dopo un’impeccabile eliminatoria conclusa col primo punteggio, incappa in una serie negativa di tre errori che lo esclude dalla lotta per le medaglie, facendolo chiudere in una non soddisfacente sesta posizione.
L’Italia del tiro, ad ogni modo, risponde presente, e si conferma fucina di medaglie dell’intera spedizione olimpica.