Dopo l’addio clamoroso di Mancini, l’ Inter volta pagina e presenta Frank De Boer. Si apre una nuova epoca per gli interisti.
Ora il repulisti può dirsi finalmente completato: dopo lo scettro ceduto da Moratti prima a Thohir e poi ai cinesi di Suning, l’arrivo del tecnico olandese ex Ajax cambia definitivamente volto alla società nerazzurra. L’addio di Mancini ha fatto rumore, tanto rumore, ma la nuova dirigenza, con il Ceo Michael Bolingbroke in testa ha cercato subito di seppellire tutte le polemiche legate alla questione portando immediatamente a Milano l’uomo del dopo-Mancio.
Nome: Frank. Cognome: De Boer. Età: 46. Il difensore Oranje ha legato quasi tutta la carriera all’Ajax: 18 gli anni vissuti alla corte dei Lancieri di Amsterdam fra i 10 da calciatore e gli 8 da allenatore (prima da vice, poi dal 2010 a quest’anno come tecnico principale).
Frank De Boer è stato presentato oggi a Milano dall’ Inter; nell’occasione lo stesso Bolingbroke è tornato sulla questione del divorzio con Mancini, ringraziandolo per il lavoro svolto ma riconoscendo le problematiche emerse negli ultimi tempi.
Poi la parola è passata al tecnico olandese, che ha ammesso le difficoltà di iniziare una nuova avventura praticamente a due settimane dall’inizio del campionato; eppure De Boer è tutto tranne che scoraggiato, e già nel pomeriggio ha diretto il primo allenamento alla Pinetina.
Prima però un paio di accenni al suo recente passato e all’immediato futuro: «Quando sono stato contattato dall’Inter? La prima volta due settimane fa per un sondaggio. Poi le cose sono andate avanti e sono onorato di avere questa occasione in un club così importante. È la mia prima esperienza fuori dall’Olanda, credo che nella Serie A negli ultimi due anni si giochi un calcio molto moderno rispetto agli schemi un po’ fissi dei tempi precedenti».
Sul fronte mercato De Boer è andato dritto al punto: «L’idea è quella di non cedere nessuno, compreso Icardi che nelle ultime due stagioni ha dimostrato quanto vale. Mauro è giovane e sono sicuro che potremo lavorare bene insieme. Gabigol? Credo che sia nel mirino di tutti i club più forti al mondo. Rimpianto per Milik? No, ma per lui la A sarà una grande esperienza. All’Ajax ci sono giovani interessanti, ma ora è meglio se giocano 30 gare là che 10 qui».
Moduli prediletti dall’olandese sono il 4-3-3 e il 4-2-3-1: ancora è presto per fare previsioni sulla formazione che l’Inter adotterà nella prossima stagione, ma De Boer è già al lavoro con la sua squadra. Società e tifosi ci contano tanto.