Torna a rinfoltirsi il medagliere italiano ai Giochi Olimpici di Rio 2016. È ancora il tiro a volo a colorarsi d’azzurro: Marco Innocenti vince la medaglia d’argento nel double trap, battuto solo dal kuwaitiano Fehaid Aldeehani, in gara sotto la bandiera del Cio.
Dopo l’argento di Giovanni Pellielo nel trap, tocca a Marco Innocenti e Antonio Barillà tenere alto il tricolore italiano nella specialità in cui i piattelli da colpire sono due per volta. Ma il secondo sbaglia clamorosamente la qualificazione, chiudendo al sedicesimo posto che gli vale l’esclusione dalla finale. Tocca così al primo, classe ’78 di Prato, farsi valere nell’appuntamento olimpico.
“Volere è potere” è il motto che cita sempre prima di ogni gara. E la volontà di arrivare fino in fondo lo premia, dal momento che solo l’atleta indipendente Fehaid Aldeehani riesce a far meglio, sbagliando una sola volta nella semifinale a sei. Si va al match per l’oro, dunque. Qui l’atleta azzurro paga probabilmente l’emozione di sentire tanto vicino un traguardo immenso, dal momento che fa registrare un pesantissimo doppio zero a metà gara che gli preclude ogni ambizione di conquistare l’oro.
Quattro gli errori di Innocenti, due soli di Aldeehani, che partito da outsider diventa il nuovo campione olimpico del double trap: un oro che non andrà al Kuwait, dal momento che il Paese mediorientale è attualmente escluso dal Cio ed egli è chiamato a gareggiare sotto la bandiera a cinque cerchi.
Nessun rammarico, comunque, per Marco Innocenti, che alla sua terza Olimpiade – aveva già partecipato a Sidney 2000 e Atene 2004 – raccoglie il più prestigioso risultato in carriera. E lo stesso toscano si rende conto della portata dell’importanza della sua medaglia quando sale sul podio visibilmente emozionato.