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Avevano lasciato l’amaro in bocca i due quarti posti rimediati dagli azzurri nella prima giornata di finali del canottaggio ai Giochi Olimpici di Rio 2016. Ma tali prestazioni non hanno scoraggiato il 4 senza PL, che è andato a prendersi una bella medaglia di bronzo alle spalle di Gran Bretagna e Australia.
È l’equipaggio campione del mondo, quello azzurro, col titolo iridato conquistato, forse un po’ a sorpresa, lo scorso anno ad Aiguebelette. Ma troppo forte si è dimostrato, in quest’occasione, il quartetto britannico, che capitanato da Loulidis è andato meritatamente a prendersi la medaglia d’oro davanti ad una coriacea Australia sulle acque del Lagoa Stadium.
L’Italia Team, formata da Matteo Lodo, Matteo Castaldo, Giuseppe Vicino e Domenico Montrone ha saputo sfoderare gli artigli e, uscendo vincitrice negli ultimi 200 metri dalla dura lotta con il Sudafrica per il terzo gradino del podio, è andata a prendersi il bronzo, il secondo dopo quello vinto ventiquattr’ore prima dal due senza Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo.
E come per i due appena citati, anche in questo caso si tratta di un’imbarcazione con ampi margini di miglioramento, dal momento che due degli atleti, il napoletano Vicino e il terracinese Lodo, sono poco più che ventenni, affiancati da due uomini con la giusta esperienza come l’altro partenopeo Castaldo (classe ’85) e il modugnese Montrone (classe ’86).
“La volevamo questa medaglia“, commentano a caldo gli azzurri, che spiegano di essere partiti fortissimo perché ci tenevano a far bene e a salire sul podio. “Non ci aspettavamo un Sudafrica così forte, ma abbiamo dato il massimo per raggiungere quest’obiettivo”, aggiungono ai microfoni di Rai Sport prima di salire sul podio.
Il bronzo del 4 senza PL coincide con la 13^medaglia azzurra alla XXXI Olimpiade: 3 ori 6 argenti e 4 bronzi.
