Serie A 2016/2017: Mondiali.net presenta tutte le 20 squadre della massima serie del prossimo campionato. Tocca ora alla Roma di Spalletti.
Ricomincio da un tre che vojo cancellà: la Roma che fu di Rudi Garcia si riaffida all’antico maestro di Certaldo Luciano Spalletti che, chiamato in causa a metà della scorsa stagione per porre rimedio a un campionato già compromesso, ha portato i giallorossi a giocarsi l’accesso diretto alla Champions diretta, poi sfumato a vantaggio del Napoli nonostante la vittoria nel big match del 25 aprile. L’ASR è finita terza, lontanissima dalla Juve campione d’Italia per la quinta volta di fila con cui Totti e compagnia volevano confrontarsi.
Già, Totti: il ritorno di Spalletti è coinciso con lo scoppio del caso legato al capitano, relegato in panchina fra mille malumori e polemico nei confronti dell’allenatore – celebre il diverbio di Bergamo il 17 aprile, quando il fantastico numero 10 romano e romanista entrò con la Roma sotto 3-2 e raggiunse il pari con una delle sue perle.
Pochi giorni dopo, all’Olimpico col Toro, stessa storia, anzi meglio: Roma sotto 1-2, entra Totti e in tre minuti la doppietta che fa impazzire di gioia e commuove letteralmente centinaia di tifosi giallorossi, per i quali Totti non è semplicemente un giocatore, ma un profeta, un semidio. Totti è tutto, Totti è Totti per i tifosi della Maggica.
Il grande dilemma con cui si apre la stagione giallorossa è proprio questo: sarà finalmente scoppiata la pace fra il capitano, 40 anni a settembre, e il mister?
L’altro riguarda i dubbi legati alla partenza del faro del centrocampo giallorosso. Miralem Pjanic è volato a Torino sponda bianconera, scatenando anche qui la rivolta del tifo caldo romanista. Ma bisogna voltare pagina.
E la pagina potrebbe voltarla il ritorno dell’attesissimo Kevin Strootman: la “Lavatrice” olandese martoriato dai due gravissimi infortuni al ginocchio sinistro è tornato abile e arruolabile e i tifosi sperano finalmente di vederlo giocare con continuità al fianco dei due mastini Nainggolan e De Rossi, e col fido tuttofare Florenzi sempre pronto a mille sacrifici.
Per l’attacco mille i dubbi che si addensano attorno a Erin Dzeko: il vero bidone dello scorso anno vuole ribaltare tutti gli scetticismi, migliorando e di netto le statistiche da fame dello scorso anno (8 gol in 31 presenze in Serie A, 10 in 39 contando pure le coppe). Al suo fianco, i due Faraoni Mohamed Salah e Stephan El Shaarawy ben imbeccati dal genio di Diego Perotti.
Dove la Roma si è rinforzata e tanto è il reparto arretrato: incassato il ritorno di Szczesny in porta, i giallorossi hanno abbracciato anche Fazio e Vermaelen nel pacchetto centrale, Mario Rui e Juan Jesus (in realtà un jolly) sulla fascia.
Con tutte queste armi, Spalletti e la sua Roma lanceranno l’assalto alla Juventus e tenteranno anche di entrare in Champions League per i preliminari: primo momento-verità mercoledì 17 in casa del Porto. Vincere per tornare presto in auge e credibili.
PORTIERI
Wojciech Szczesny, Alisson, Tomas Svedkauskas, Bogdan Lobont
DIFENSORI
Konstantinos Manolas, Antonio Rüdiger, Juan Jesus, Federico Fazio, Thomas Vermaelen, Mário Rui, Emerson, Moustapha Seck, Vasilis Torosidis, Abdullahi Nura
CENTROCAMPISTI
Leandro Paredes, Daniele De Rossi, William Vainqueur, Radja Nainggolan, Alessandro Florenzi, Kevin Strootman, Ismail H’Maidat, Gerson, Diego Perotti
ATTACCANTI
Mohamed Salah, Stephan El Shaarawy, Juan Iturbe, Federico Ricci, Edin Dzeko, Sadiq Umar, Francesco Totti