Sì, Tania, sì: la medaglia olimpica dal trampolino 3 metri è finalmente tua! A Rio 2016 nell’ultima gara della carriera la Cagnotto pesca il punteggio record e il bronzo!
Straordinaria e stratosferica: Tania Cagnotto ottiene nell’ultima gara della sua scintillante carriera il podio più agognato, quello a Cinque Cerchi che quattro anni fa a Londra 2012 sfuggì davvero per un nonnulla. È il giusto premio per i mille sacrifici compiuti dalla tuffatrice bolzanina figlia d’arte, che è e resterà una delle più grandi atlete italiane di sempre. Con lei l’Italia Team arriva a quota 20 medaglie nella spedizione olimpica a Rio 2016.
Mancava solamente una medaglia olimpica per mettere le ciliegine su un percorso costellate di medaglie di ogni colore e a ogni livello. Tania ha pescato la serata giusta nella vasca rimessa a nuovo (così pare…) dell’impianto di Rio dopo la rimozione dell’acqua verde che aveva fatto urlare anche lei allo scandalo nei giorni scorsi. “Che schifo”, aveva twittato la Cagnotto qualche giorno fa.
Lo schifo però si è tramutato nell’altra faccia della medaglia: la gloria di chi ha gettato se stessa oltre ogni ostacolo, volando sul punteggio record di 372.80 punti mai raggiunto prima in carriera e alle spalle delle due inarrivabili cinesi Shi Tingmao (406.05) ed He Zi (387.90) e davanti alla temibile canadese Abel, fisicamente potentissima ma non leggiadra come la nostra libellula chiamata Tania.
La Cagnotto è partita bene con il doppio e mezzo indietro e il doppio e mezzo avanti con un avvitamento; sul triplo e mezzo avanti qualche leggerissima sbavatura; nella quarta serie la Abel è passata avanti di 6,40 punti a causa di un doppio e mezzo ritornato che ha dato alla nostra azzurra appena 69 punti.
Ma le campionesse sono dure, e i duri escono fuori quando il gioco si fa duro: con carattere e dedizione Tania è salita sul trampolino per l’ultimo tuffo della sua carriera e ha stampato un doppio e mezzo rovesciato pressoché perfetto: 81 punti sul punteggio e 372.80 totali, quota mai toccata prima.
Alla fine la pressione è stata tutta per la canadese: la Abel però ha preso 69 punti sull’ultimo salto, troppo poco per confermarsi terza. E così il bronzo è volato al collo della nostra Tania, che è scoppiata in lacrime nell’abbraccio col padre/allenatore Giorgio. Un’immagine che vale più di mille parole, il giusto coronamento per un percorso straordinario, condiviso a lungo con i genitori.
Alla fine la dedica in tv è proprio per Giorgio e Carmen: «Soprattutto per mio papà. Lui ci teneva tantissimo, forse anche più di me. E’ stato bravo a rendere tutto questo speciale. È proprio una giornata incredibile. Oggi volevo solo godermela, perché sapevo che era l’ultima gara della carriera. All’ultimo tuffo ho pensato che volevo fare 80 punti, lasciare con un bel tuffo. Mi sono impegnata ad assaporare tutti i momenti, anche la tensione. E ho capito anche che Londra doveva andare così, altrimenti non sarei arrivata fino a qua».
Sì, Tania, sì: la gloria olimpica è finalmente tua!
Rio 2016