Supercoppe di Germania e Spagna: questo offriva la serata di calcio internazionale. Successi rotondi per il Bayern di Ancelotti; al Barça il primo atto.
SUPERCOPPA DI GERMANIA
Esordio ufficiale con gol e vittoria per Carletto Ancelotti sulla panchina del Bayern Monaco. I campioni di Germania battono il Dortmund in trasferta 2-0 e si aggiudicano la Supercoppa tedesca. Con il successo Carletto riporta in Baviera un trofeo che mancava da ben 4 anni e che Guardiola non era riuscito a vincere nei tre anni precedenti, visti i due k.o. col BVB e quello col Wolfsburg dello scorso anno.
Il Bayern inizia col possesso palla, ma la banda giallonera di Tuchel (con Götze e Schürrle in panchina, e l’accoppiata Dembélé-Adrian Ramos insieme al 10 Kagawa dietro Aubameyang) usa un pressing altissimo e va più volte vicinissima al vantaggio. Clamorosa soprattutto la doppia occasione che capita sui piedi di Dembélé: prima Neuer gli nega il gol, dopo il tiro esce fuori di pochissimo.
In mezzo a tanto Dortmund però arriva il brivido dei campioni: cross di Martinez, Vidal solo in area incorna di testa, Bürki respinge ma proprio sui piedi di Arturo che però si divora il vantaggio. L’azione però spegne alla lunga le velleità del BVB e nella ripresa i bavaresi calano la giusta dose di potenza e prepotenza.
Al 58’ è lo stesso ex juventino a portare in vantaggio il Bayern: Lewandowski serve Müller, il pallone arriva a Vidal che stavolta calcia con precisione oltre che con violenza, Bürki respinge ancora e Arturo questa volta non si fa pregare.
Tuchel a quel punto si gioca la carta-Schürrle, ma ormai per il Dortmund non ce n’è più; al 79’ anzi, sugli sviluppi di un corner, Muller trova il 2-0. BVB meglio come gioco, Bayern al solito cinico e spietato: la sintesi del primo atto della stagione del calcio tedesco è tutta qui.
SUPERCOPPA DI SPAGNA
È l’unica Supercoppa dei grandi campionati d’Europa che si gioca ancora con l’antica formula dell’andata e del ritorno. Il Barcellona si aggiudica il primo atto della Supercoppa di Spagna, battendo al Sanchez-Pizjuan il Siviglia per 0-2.
Pur senza brillare i blaugrana ricominciano lì dove avevano finito, dando un segnale a tutte le contendenti del circo iberico; e lo fanno senza Neymar impegnato a Rio 2016 e con Arda Turan che prende il suo posto.
Nel primo tempo l’occasione più pericolosa se la crea il Pistolero Suarez; il Barça non si spinge più in là per tutto il tempo, e il Siviglia di Sampaoli regge sullo 0-0 fino all’intervallo, cui Luis Enrique arriva perdendo anzitempo per infortunio Mathieu e Iniesta (dentro Digne e Denis Suarez).
Gli andalusi si aggrappano ai muscoli del centrocampo con Kranevitter, N’Zonzi e Kiyotake e all’estro di Vazquez dietro a Vietto e non ci tengono a fare la stessa fine fatta in settimana nella Supercoppa Europea contro il Real Madrid. Il primo tempo vola via dunque sullo 0-0.
Ma nella ripresa la musica cambia: da Suarez, Denis, al Suarez più famoso che batte bandiera uruguagia il passo è breve, giusto il tempo per l’assist di Arda Turan; il Pistolero segna il primo gol ufficiale del Barça in questa stagione. A quel punto, il Siviglia si sfalda e rischia il patatrac: Sergio Rico bravissimo su Messi e su Sergi Roberto. Poco dopo però arriva il bis che sentenzia la serata: assist al bacio di Messi per il subentrato Munir e lo 0-2 è servito.
La Supercoppa di Spagna prende la strada di Barcellona: mercoledì al Camp Nou al Siviglia serve molto più di un miracolo.