Serie A 2016/2017: Mondiali.net presenta tutte le 20 squadre della massima serie del prossimo campionato. Spazio al Torino di Mihajlovic.
Il Toro granata riparte dal 12° posto dello scorso anno conquistato dalla squadra che, per cinque stagioni, è stata allenata da Giampiero Ventura. Proprio lo scorso anno il tecnico genovese ha stabilito, precisamente il 16 dicembre 2015, il nuovo record di presenze consecutive come allenatore del Toro: 194, superando così Luigi Radice.
Ventura però nel frattempo ha preso un incarico ancor più prestigioso, diventando il nuovo commissario della Nazionale dopo Euro 2016 e la chiusura dell’esperienza-Conte. Urbano Cairo ha dunque portato a Torino un tecnico ambizioso e in cerca di grande riscatto: Sinisa Mihajlovic.
Dalla sponda granata del Po Miha riparte dopo un’annata particolarmente scalognata e irta di difficoltà, partita fra mille trombe e culminata invece nel celebre e clamoroso esonero dalla panchina milanista ad aprile, a pochissime giornate dalla fine del campionato.
Mihajlovic ha dalla sua una squadra che dopo i cinque anni venturiani è già adatta al suo gioco e al suo modulo: un 4-2-3-1 che promette spettacolo e ha dato già tanto entusiasmo alla piazza granata, ansiosa di rialzare la testa e la corna dopo una stagione che non è stata all’altezza della vigilia.
Il Torino, che quest’anno giocherà nell’Olimpico intitolato al Grande Torino ha perduto il primo dei suoi guerrieri: capitan Kamil Glik infatti se n’è andato in Ligue 1 al Monaco dopo cinque anni in maglia granata; a salutare il Sisport e il “nuovo” Olimpico sono stati anche i difensori Jansson, Gaston Silva e soprattutto Bruno Peres, quest’ultimo passato alla Roma.
In attesa che si definisca anche la questione-Maksimovic – con un piede e mezzo in partenza e la tifoseria che l’ha già scaricato – Urbano Cairo ha portato in dote al tecnico serbo diversi nuovi arrivi che vanno a completare un reparto comunque niente male composto già, fra gli altri, da Moretti, Bovo, Zappacosta e Molinaro.
Difesa ulteriormente potenziata con gli arrivi di Ajeti, Barreca e da ultimo Rossettini e De Silvestri, arrivati nelle ultime ore da Bologna e Sampdoria. È praticamente fatta anche per Castan, che un mese dopo aver abbracciato il blucerchiato è arrivato a Torino per rinnovare una carriera che rischiava di finire anzitempo.
Novità anche a centrocampo: all’addio di Gazzi si è rimediato alla grande con gli arrivi di Prcic, Lukic, Tachtsidis e Gustafson. In mediana comunque il Torino può già contare sulla coppia Benassi-Baselli che l’anno scorso ha letteralmente fatto faville
Altro reparto, altri rinnovamenti: in attacco il nuovo ciao dato da Ciro Immobile è stato soppiantato dagli arrivi di un duo di ali/seconde punte che ha già fatto scintille nelle prime uscite. Iago Falque e Adem Ljajic, connazionale e antico pupillo di Mihajlovic, garantiscono già al Torino tecnica e freschezza in attacco per innescare la prima punta Andrea Belotti che, dopo le fatiche dello scorso anno, si è preso lo scettro di punta vera del Torino, con Josef Martinez e Maxi Lopez pronti a subentrare.
Insomma il Torino c’è ed è pronto a infilzare tutti coloro che si metteranno sulla sua strada.
PORTIERI
Alfred Gomis, Daniele Padelli, Salvador Ichazo
DIFENSORI
Nikola Maksimović, Luca Rossettini, Arlind Ajeti, Cesare Bovo, Emiliano Moretti, Danilo Avelar, Antonio Barreca, Cristian Molinaro, Davide Zappacosta
CENTROCAMPISTI
Panagiotis Tachtsidis, Sasa Lukic, Giuseppe Vives, Daniele Baselli, Marco Benassi, Afriyie Acquah, Joel Obi, Samuel Gustafson, Mattia Aramu
ATTACCANTI
Adem Ljajic, Iago Falqué, Josef Martínez, Andrea Belotti, Lucas Boyé, Maxi López