Il tempo delle attese è finito: comincia oggi la Serie A 2016/2017. Ecco i temi probabili del campionato imminente; si conclude con la lotta salvezza.
Per conservare la categoria la bagarre sarà a dir poco selvaggia anche se vanno fatti i distinguo. Per alcune squadre rimanere in Serie A è l’obiettivo vitale; per altre costituisce solo una solida base di partenza da conseguire al più presto per poi giocarsi magari altri sogni in tutta tranquillità.
In questo slot rientrano le squadre che l’anno scorso si sono salvate con relativo anticipo e che quest’anno hanno anche cambiato condottiero.
Si parla in primis dell’Empoli di Martusciello: difficile pensare che, con il mantenimento di un talento chiamato Saponara e l’arrivo di una vecchia volpe come Gilardino al fianco di Maccarone, gli azzurri toscani non ce la facciano a restare in Serie A per il terzo anno di fila.
Cambio di panchina ma sentimenti uguali anche per l’Atalanta di Gasperini: la rosa è di assoluta qualità ed è difficile pronosticare una Dea bergamasca impelagata fino all’ultimo nella lotta con in squadra un duo che già fa sognare composto da Paloschi e Gomez (Sassuolo permettendo per quest’ultimo).
Ci tiene a salvarsi presto e magari puntare a qualcosa di più anche il Genoa di Juric: il Grifone rossoblù è tendenzialmente squadra da metà classifica, e i gol che sicuramente garantirà bomber Pavoletti sembrano un ottimo salvagente con cui mantenersi a galla e con la riva a vista fino all’approdo di maggio.
Chi dovrà per forza fare meglio della scorsa stagione è l’Udinese di Iachini: i bianconeri friulani sono già fuori dalla Coppa Italia, e ora devono concentrarsi solamente sul campionato; motivo in più per non avere troppi fronzoli per la testa e conquistare al più presto la salvezza per poi spingersi chissà dove come la piazza e la tifoseria s’aspettano.
Per non parlare del miracolato Palermo di Ballardini: salvatosi per il rotto della cuffia lo scorso anno, il club rosanero del patron Zamparini non vuole affatto ripetersi. Toccherà al tecnico ravennate convertire il rinnovato entusiasmo per centrare la salvezza in tempi anticipati ed evitare guai peggiori.
Per le neopromosse vale lo stesso discorso con qualche sfumatura. Fra le tre chiaramente il Cagliari di Rastelli potrebbe recitare la parte del leone: gli investimenti dei Quattro Mori sul mercato sono stati tanti e ben assestati e l’arrivo di Borriello in Sardegna ha già dato i suoi primi frutti in Coppa Italia. I sardi possono anche spingersi più in là della semplice salvezza.
Per il Pescara di Oddo e il Crotone di Nicola la lotta sarà senz’altro più serrata: il Delfino biancazzurro ha sempre avuto vita breve in Serie A ma ha dalla sua la freschezza di una squadra giovane; per gli Squali dello Ionio invece questa stagione sarà comunque vada un grande sogno ed esserci da matricola in mezzo alle grandi del calcio italiano è giù un successo, ma siccome l’appetito vien mangiando… tanto salvarsi e rientrare nel porto della Serie A.