Otto campioni olimpici, otto eroi che hanno permesso all’Italia Team di confermarsi per un altro quadriennio ai vertici dello sport mondiale. I Giochi di Rio 2016 si concludono con le gesta d’oro di Fabio Basile (judo), Daniele Garozzo (scherma), Niccolò Campriani (tiro a segno), Diana Bacosi (tiro a volo), Gabriele Rossetti (tiro a volo), Niccolò Campriani (tiro a segno), Gregorio Paltrinieri (nuoto), Elia Viviani (ciclismo). Gesta straordinarie, che vale la pena ripercorrere affinché rimangano indelebili nella memoria, auspicando che in futuro altri possano imitarli e raggiungere con loro l’Olimpo dell’immortalità sportiva.
07.08.2016 Arriva dal judo la medaglia d’oro numero 200 nella storia dello sport azzurro: a Rio 2016 Fabio Basile si laurea campione olimpico della categoria 66 kg. Una marcia esaltante per il giovane atleta di Rivoli in forza all’Esercito, che schianta uno ad uno gli avversari con colpi micidiali e sale sul tetto dell’Olimpo a soli 22 anni. Ad arrendersi al match che vale l’oro è il sudcoreano An: un solo minuto e mezzo per mandare al tappeto per ippon l’asiatico, col pubblico della Carioca Arena 2 che si alza in piedi per applaudire il rampante azzurro.
07.08.2016 L’Italia s’è desta: pochi minuti dopo il primo oro della spedizione azzurra a Rio de Janeiro, arriva uno straordinario bis dalla scherma. Daniele Garozzo è il nuovo campione olimpico del fioretto maschile al termine di una giornata esemplare, coronata con la conquista del metallo più pregiato. Dopo un Mondiale a squadre nel 2015, ecco la definitiva consacrazione per il ventiquattrenne di Acireale, che riporta in Italia un oro assente da 20 anni (Alessandro Puccini, Atlanta 1996); un oro che conferma la grande scuola del fioretto italiano sul resto del mondo.
08.08.2016 “Ricordati di dimenticare la paura”, ammonisce Niccolò Campriani nel titolo della sua autobiografia di recente uscita. E la paura, già esorcizzata a Londra 2012 con due medaglie, viene cancellata dalla mente anche a Rio de Janeiro, dove il ventinovenne fiorentino compie una nuova impresa nel tiro a segno – specialità carabina 10 metri aria compressa – conquistando l’oro con tanto di record olimpico.
12.08.2016 Sventola il tricolore sotto i cieli di Rio de Janeiro: è capolavoro Italia nello skeet del tiro a volo grazie alla fantastica doppietta targata Diana Bacosi e Chiara Cainero, rispettivamente medaglia d’oro e medaglia d’argento. “Noi mamme siamo più forti”: l’aveva detto Chiara Cainero alla vigilia dell’appuntamento a cinque cerchi e le due compagne di squadre, difatti, monopolizzano la gara e gestiscono l’affare in famiglia.
13.08.2016 Stratosferica ItalTiro ai Giochi di Rio 2016: ventiquattr’ore dopo la storica doppietta Diana Bacosi-Chiara Cainero nello skeet donne, ecco un nuovo urlo azzurro firmato da Gabriele Rossetti, neocampione olimpico dello skeet uomini. Primo turno di qualificazione sudato, poi libero il braccio del ventunenne figlio d’arte, che colpisce un piattello ricoperto d’oro.
14.08.2016 Semplicemente il più grande: dopo la medaglia d’oro nella carabina 10 metri aria compressa, Niccolò Campriani si rende protagonista di un memorabile bis ai Giochi Olimpici di Rio 2016 aggiudicandosi anche la carabina 50 metri tre posizioni, già sua a Londra 2012. Finale – strappata con l’ultimo punteggio di qualificazione – al cardiopalma, che ad un solo tiro dalla fine sembrava compromessa, ma che, anche con un pizzico di buona sorte, gira in suo favore.
14.08.2016 Leggendario Gregorio Paltrinieri: l’asso della spedizione italiana a Rio 2016 fa en-plein e, dopo i titoli continentali e mondiali, conquista il più prestigioso, l’oro olimpico nei 1500 stile libero. Sedici anni dopo la generazione dei Domenico Fioravanti e Massimiliano Rosolino a Sidney 2000 e otto anni dopo Federica Pellegrini a Pechino 2008, il nuoto azzurro torna a trionfare alle Olimpiadi.
16.08.2016 Elia Viviani campione olimpico: al termine di una due giorni fantastica, culminata con una corsa a punti thriller, l’atleta veronese conquista la medaglia d’oro nell’omnium. Sedici anni dopo l’oro di Antonella Bellutti a Sidney 2000, venti anni dopo l’ultimo in campo maschile (Silvio Martinello ad Atlanta 1996), il ciclismo su pista italiano torna a trionfare alle Olimpiadi. Che impresa per il corridore di Isola Della Scala: quanto ardevano la delusione di Londra 2012 e quella del Mondiale di Londra 2016, entrambi terminati con una medaglia di legno che doveva e poteva essere d’oro. Ma ha saputo riscattarsi con gli interessi il ventisettenne veneto, proprio ai danni di chi lo ha privato del titolo iridato lo scorso marzo, quel Mark Cavendish relegato all’argento.