Il Brasile ce l’ha fatta: oro olimpico nel torneo di calcio di Rio 2016: ma quanta fatica per la Selecao di Neymar, a rischio eliminazione e poi risorta col titolo che mancava in bacheca.
L’oro conquistato da Neymar e compagni nella notte della festa al Maracana – che sognava un finale così anche due anni, prima che il Mineirazo firmato 7-1 Germania facesse esplodere la vergogna calcistica sui carioca… – è arrivato infatti alla fine di un torneo costellato di tanti mugugni e polemiche.
Il Brasile ha sofferto e patito tutta la tensione nervosa nei primi due incontri del torneo, terminati 0-0 contro le per niente irresistibili nazionali del Sudafrica e dell’Iraq; poi, nel momento del bisogno, qualcosa si è finalmente acceso, e il poker dato alla Danimarca ha finalmente fatto esplodere la cortina dell’ansia e del panico che aleggiava sulla testa della selezione di Rogerio Micale.
Da lì in poi i verdeoro non hanno sbagliato più: 2-0 alla Colombia, addirittura il 6-0 all’Honduras come biglietto da visita per presentarsi in finale contro la seppur ottima Germania di Hrubesch, selezione con fuoriquota di esperienza come i gemelli Bender e Pedersen ma imbottita anche di tantissimi talenti dal futuro assicurato, come Ginter, Klostermann, Meyer, Max e Gnabry (che con Pedersen ha condiviso alla fine il primato della classifica cannonieri con 6 gol).
L’epilogo del Maracana non poteva avere finale più emozionante, e drammatico, dei calci di rigore, fra due nazionali che si sono praticamente equivalse per tenore di gioco e spirito di squadra. La medaglia d’oro è andata al Brasile nel modo più palpitante, col rigore decisivo calciato – guarda un po’ – da Neymar: tutti contenti così, a parte i tedeschi, con i brasiliani che per la prima volta si sono messi la medaglia olimpica più preziosa intorno al collo e con O’Ney che alla fine ha promesso “mai più capitano del Brasile”. Troppa pressione addosso, difficile dargli torto…