Si è conclusa la 2ª giornata di Serie A. La Roma si fa riacciuffare sul 2-2 a Cagliari; genovesi a 6 punti col Sassuolo, vincono pure Toro, Fiorentina e Udinese.
La prima notizia è che come una settimana fa non c’è stato alcuno 0-0. Le uniche squadre a non essere andate a segno in questa tornata restano la Lazio ieri, 0-1 in casa contro la Juventus, e il Chievo stasera con il k.o. per 1-0 in casa della Fiorentina.
Passo indietro a oggi pomeriggio. La notizia è che l’Inter di Frank De Boer fa tutto tranne che decollare, anzi col Palermo a San Siro prima rischia il tracollo col gol fortunoso di Rispoli (deviazione decisiva di Santon che beffa Handanovic) poi riesce a risorgere con la zuccata di Icardi. I nerazzurri sprecano tanto, è vero, al cospetto di una squadra rosanero organizzata ma tutt’altro che irresistibile, ma dopo due giornate il punto è solo uno e la casella delle vittorie in Serie A è malinconicamente vuota: il tempo comincia già a scarseggiare.
Iniziamo dalla Roma: i giallorossi di Spalletti si mostrano ancora una volta con l’anima doppia da dr. Jekyll e mr. Hyde, perché vanno avanti sullo 0-2 grazie al rigore di Perotti (fallo di Isla su El Shaarawy, terzo penalty stagionale per l’argentino) nel primo tempo e alla rete di Strootman a inizio ripresa – l’olandese tra l’altro torna al gol due anni e mezzo dopo. Poi però la Maggica spegne la luce e si fa riacciuffare dal gol pesantissimo dell’ex Borriello e da Marco Sau a due minuti dalla fine. Nel finale Florenzi spreca addirittura il 2-3, ma per la Roma i problemi d’identità e di tenuta mentale restano.
Chi invece vola a punteggio pieno al fianco sono le due genovesi e il Sassuolo. Il Genoa fa il corsaro pure a Pescara, “casa” del Crotone, con lo stesso andamento tenuto una settimana fa al Ferraris: in svantaggio con l’ex Palladino – primo gol dei Pitagorici in Serie A – nel primo tempo, il Grifone dell’altro grande ex Juric raccoglie i suoi frutti nella ripresa col gol del subentrato Gakpé e con la splendida doppietta di bomber Pavoletti. Finisce 1-3, Genoa lanciatissimo in testa.
In coabitazione suo malgrado con l’altra faccia di Genova: la Sampdoria di Giampaolo infatti replica e batt 2-1, stavolta in rimonta, l’Atalanta di Gasperini. Vantaggio ospite con Franck Kessié (che si conferma rivelazione di questo inizio sprint di campionato), ma Muriel è di nuovo in serata di grazia, colpisce un palo, si guadagna il rigore che Quagliarella trasforma e prima dell’intervallo serve a Barreto un assist al bacio per il colpo di testa che batte il colpevole Sportiello e fa 2-1, facendo volare in alto la Doria.
Lì dove c’è anche il Sassuolo: Di Francesco non fa sconti alla squadra della città in cui è nato e cresciuto e piega 2-1 il Pescara godendosi tutti i suoi gioielli. Con un Consigli ancora in formato super, ci pensano Gregoire Defrel prima e Mimmo Berardi (7 gol in 6 partite ufficiali, inarrestabile!) poi a indirizzare la partita sui binari giusti. A nulla vale il primo gol pescarese di Manaj: il Sassuolo vince ed è già da primato.
Si rimettono in sesto Fiorentina, Torino e Udinese. I viola regolano 1-0 il Chievo al Franchi con un colpo di testa del colombiano Sanchez al 28’, rischiano solo su un tiro di Meggiorini respinto di tacco dal giovane portiere Lezzerini (subentrato a Tatarusanu uscito per infortunio, poi colpiscono una traversa con Ilicic e tengono duro fino alla fine.
Il Torino invece straripa: nel debutto in campionato all’Olimpico Grande Torino Mihajlovic si gode la sua creatura annichilire il Bologna addirittura 5-1. È la serata del Gallo Belotti, che bagna la sua prima convocazione con una tripletta da fenomeno: da stasera è lui il capocannoniere della Serie A! In gol per i granata pure Martinez e Baselli (di nuovo: il ragazzo ex Atalanta si conferma ottimo finisseur); inutile per Donadoni il momentaneo pari di Taider, rossoblù rimandati su tutta la linea e troppo brutti per essere veri.
Infine l’Udinese: Iachini trova i primi 3 punti della stagione battendo 2-0 l’Empoli a domicilio. Si apre con un gol, di Felipe all’incrocio dei pali su azione da calcio d’angolo al 3’; si chiude con un altro, di Stipe Perica al 95’ in perfetto e potente contropiede. Karnezis eroe in almeno tre occasioni, la squadra di Martusciello si mangia un po’ le mani.