Dal 2018 per tre anni assisteremo alla nuova Champions League: 4 italiane sono sicure del posto; più milioni per i club e riguardo alla loro storia nel torneo.
L’Esecutivo straordinario Uefa ha dato parere affermativo alla proposta portata avanti dal gruppo Eca (Associazione dei Club Europei), presieduto da Karl-Heinz Rummenigge e che annovera tra i suoi più convinti fautori Andrea Agnelli per la Juventus, Umberto Gandini per il Milan ed Erick Thohir per l’Inter.
Il ranking per club che stabilirà i pass per la nuova Champions League subisce un importante cambiamento, visto che dal 2018 si terrà conto di due fattori, economico e storico. Il ranking sarà infatti composto da tre “blocchi” di risultati: dal 1956 (inizio Coppa dei Campioni) al 1993 (inizio Champions); dal 1993 al 2008; infine l’ultimo decennio (fino al 2018).
Il nuovo criterio sarà usato già nei sorteggi di agosto, e poi in quelli ad eliminazione diretta, per evitare scontri fra grandi squadre già agli ottavi. Il fine ultimo è la distribuzione dei soldi ai club: al momento Champions (più Europa League) vale in totale 2,2 miliardi l’anno e ne distribuisce 1,3 o giù di lì; con la nuova formula si salirebbe a quasi 3 miliardi di ricavi che ricadrebbero a pioggia sulle quote di qualsiasi squadra. I premi verranno così suddivisi: il market pool (che dal 40% scende al 15%), il fisso di partecipazione (25%), i risultati della stagione (30%) e i risultati storici (appunto il ranking per club, 30%).
Il ranking per nazioni resta, e qui sta la novità più positiva per il calcio italiano: perché, dal 2018, Spagna, Germania, Inghilterra e di nuovo Italia avranno 4 squadre – ovviamente le prime 4 del campionato – senza passare dai playoff estivi.
Il calcio nazionale però non è immune da futuri stravolgimenti: se scendesse al 5° posto del ranking ecco che nazioni tipo Russia, Francia e Portogallo potrebbero soffiargli i 4 posti Champions.
È una formula che piace ai grandi club, questa della nuova Champions, ma appunto a breve scadenza: si parla del triennio 2018-2021, poi si vedrà.