Pagelle calciomercato: momento di voti per le squadre di Serie A. Juve assoluta protagonista; Napoli e Roma provano a starle dietro. L’Inter spende, il Milan no.
JUVENTUS 9+: l’arrivo di Witsel – saltato proprio nelle ultime ore – sarebbe stata la ciliegina sulla torta per un calciomercato straordinario e a forti tinte bianconere. Le due perle sono ovviamente rappresentate dagli arrivi di Miralem Pjanic e del Pipita Higuain: due pedine fondamentali nello scacchiere di Allegri sottratte fra l’altro alla concorrenza e che hanno voglia di vincere tanto in bianconero.
L’arrivo dello svincolato Dani Alves dal Barcellona (tanta esperienza internazionale) e di Benatia (alla ricerca del riscatto) fanno il resto; infine Pjaca – talento che rinverdisce l’età media della squadra. Certo, è andato via Pogba, ma la Juve di quest’anno sembra più forte in tutti i reparti. Imbattibile in Italia, bisognerà vederla al banco di prova in Europa.
NAPOLI 8: colpi ben assestati in tutti i settori del campo, anche se resta quel grande vuoto lasciato, non solo nel cuore, dal tradimento di Higuain. Il post-Pipita ha preso le sembianze di Arkadiusz Milik: riuscirà il polacco a non far rimpiangere l’argentino? La società di De Laurentiis ha investito tanto poi in difesa (Tonelli e Maksimovic daranno fiato alla coppia centrale) e soprattutto a centrocampo: Giaccherini è l’usato sicuro che fa sempre bene; Zielinski, Diawara e Rog sono tutti ottimi prospetti per il futuro. Il Napoli insomma può esserci.
ROMA 7,5: manca il colpo ad effetto, ma tutto sommato il mercato giallorosso può reggere. La squadra di Spalletti ha cambiato tanto, se non tutto, in difesa: rispetto allo scorso anno c’è il solo Manolas (con Rudiger infortunato di lungo corso, insieme al nuovo Mario Rui); poi Fazio, Vermaelen, Juan Jesus, Bruno Peres, il ritorno di Szczesny.
Difficile che il tecnico toscano possa avere tanti problemi nel reparto arretrato. Si poteva fare di più per rimpiazzare Pjanic, quello sì, ma si è deciso di puntare su Paredes al fianco di Strootman (praticamente un altro nuovo acquisto, l’olandese). Bisognerà vedere come reggerà la Roma al doppio impegno campionato-Europa League.
INTER 7,5: voto basso nonostante i nerazzurri abbiano speso più di chiunque altro. Ansaldi e Banega all’inizio, Candreva, Gabigol e soprattutto Joao Mario (45 milioni d’euro!) sono tutti acquisti validi, ma al momento l’Inter sembra più che un cantiere aperto e bisognerà valutare l’operato di De Boer e la capacità di amministrare una squadra da tempo in crisi di identità. Aver mantenuto Icardi è certo un valore aggiunto, ma Handanovic e il resto della difesa offrono tutto tranne che garanzie: lì si poteva, e si doveva, fare di più.
MILAN 6-: è una sufficienza anche troppo stiracchiata, quella dei rossoneri. L’arrivo di Mati Fernandez dalla Fiorentina ha scansato solo per un attimo tutti i dubbi sulla dirigenza e sulla nuova proprietà: Lapadula, Vangioni, Gomez, Sosa, non sono affatto nomi di primo grido su cui poter ricostruire una rifondazione; tanti sudamericani e poca qualità, questo s’intravede. E non è niente di troppo buono per Montella.