3a giornata degli Us Open sul cemento di Flushing Meadows, New York, tabellone maschile: il 2° turno si apre tra molte conferme e qualche sorpresa.
Cominciamo, come da tradizione, con le teste di serie: Rafa Nadal (n°4) , il cui match è posto a conclusione della giornata, si sbarazza senza patemi d’animo del nostro Andreas Seppi (perentorio 3-0 in 2 ore e 21 minuti, 6-0, 7-5, 6-1). 3° turno conquistato senza aver perso neanche un set: il maiorchino c’è.
Un altro tennista che fin qui non ha concesso nulla, e appare piuttosto in palla, è Marin Cilic (n°7 del seeding), che liquida Stakhovsky (n°92) in 1 ora e 42 minuti (6-1, 6-2, 6-3).
Continua il percorso netto anche per Monfils (n°10), che abbatte 3-0 Satral (7-5, 6-4, 6-3), mentre Tsonga (n°9) cede un set all’australiano Duckworth (n°195) e riesce a chiudere 3-1 soltanto dopo 3 ore e 4 minuti (6-4, 3-6, 6-3, 6-4).
Un’eliminazione eccellente tra le top ten: il “bombardiere” canadese Milos Raonic (classe ‘90), n° 5 del torneo, infatti, cede il passo a Ryan Harrison, player della Louisiana (1992), dopo 3 ore e 40 di battaglia (3-1 il risultato finale, 6-7, 7-5, 7-5, 6-1). Harrison, per la cronaca, quest’anno sul cemento vanta 23 vittorie e 11 pareggi: prestare attenzione.
Pillole degli altri match: approdano al 3° turno anche Bautista-Agut (n°15, 1-3 con Delbonis [n°43], 7-5, 2-6, 3-6, 2-6 in quasi 3 ore di gioco), Isner (n°20, 3-1 con Darcis, 6-3, 6-4, 6-7, 6-3 e altro incontro da 180 minuti), Anderson (n°23, 0-3 [secondo di fila del torneo] con Pospisil, 6-7, 4-6, 4-6 in 2 ore e 42 minuti), Pouille (n°24, 3-2 in rimonta con Chiudinelli [n°144], 4-6, 3-6, 7-6, 6-2, 6-0 in 3 ore e 10 minuti), e Sock (n°26, facilissimo 3-0 con Zverev [n°127], 6-1, 6-1, 6-2 in 85 minuti).
Tre, invece, le note stonate del giorno: il cammino si interrompe qui per Cuevas (n°18 del seeding), sconfitto da Almagro (n°48) in 3 set a 0 (7-6, 6-4, 7-6 in 2 ore e 28 minuti), Ramos (n°31, battuto 3-0 dal russo Kuznetsov, 7-5, 6-4, 7-6 dopo 3 ore di grande equilibrio), e Paire (n°32, piegato abbastanza agevolmente 1-3 dalla mina vagante Baghdatis [n°44], 2-6, 4-6, 6-3, 6-4 in 2 ore e 13 minuti).
Tra le non teste di serie, per chiudere, segnaliamo l’avanzare “immacolato” (senza perdere neanche un set) di Kyle Edmund, nuovo asso del tennis inglese [origini sudafricane, nato a Johannesburg l’8 gennaio 1995): dopo il 3-0 a Gasquet, infatti, arriva un altro 3-0, questa volta rifilato al meno quotato Escobedo (n°201, 7-5, 6-4, 6-4 in 2 ore 27 minuti).