Pagelle calciomercato: arriva il momento delle squadre impegnate nella lotta per non retrocedere. Cagliari davanti a tutte; bene Bologna e Atalanta. Poi?
CAGLIARI 7,5: tante novità per la più blasonata delle neopromosse. Dentro Rafael in porta, Bruno Alves in difesa; centrocampo rinnovatissimo specie sulle fasce con i due jolly ex Juve Padoin e Isla e con gli ultimi arrivi buoni come rincalzi Bittante e Tachtsidis; in avanti il nome di grido in grado di sconvolgere la lotta salvezza è ovviamente quello di Marco Borriello. Con questa squadra i Quattro Mori possono tranquillamente farcela a guadagnarsi la permanenza.
BOLOGNA 7+: dopo la partenza di alcuni pezzi grossi come Brighi, Rossettini, Diawara e soprattutto Giaccherini e quella di altre pedine come Falco, Brienza, Crisetig e Cherubin si potrebbe pensare a un Bologna depauperato. Invece i rossoblù di Donadoni hanno accolto sotto le Torri gente che farà senz’altro comodo: Nagy e Krejci, due ammirati a Euro 2016, possono senz’altro far bene; Dzemaili se è in forma può cambiare le partite con la sua muscolosità. Sadiq è il perfetto vice-Destro, Gomis il sostituto di Mirante, Torosidis e Viviani i giusti rinforzi per difesa e centrocampo.
ATALANTA 7: il nome forte per la Dea è chiaramente quello di Alberto Paloschi. I suoi gol serviranno come il pane ai nerazzurri. Il nome che sa già di sorpresa è quello di Franck Kessié, mandato a farsi le ossa in B e appena ritornato con una grandissima prospettiva davanti: toccherà a Gasperini farlo crescere nel modo migliore. Zukanovic e Konko in difesa garantiscono esperienza davanti a Berisha, diventato portiere dell’Atalanta proprio nelle ultime ore.
PESCARA 7: il mercato pescarese si è infiammato la scorsa settimana con l’arrivo di due giocatori di grande rispetto come Pepe e Aquilani. Manca il grosso nome in attacco, ma Manaj si gioca tutte le sue chances, e Bahebeck ha il profilo buono per incantare. Gyomber e Biraghi sapranno essere utili e nello stesso attacco ci sono tanti nomi nuovi, da Pettinari a Muric che, se non si pestano i piedi a vicenda, possono anche andare lontano, chissà.
PALERMO 5-: mercato insufficiente per i rosanero, che non sembrano dare troppo l’idea di potersi salvare. Gazzi è un buon puntello per il centrocampo, Aleesami la scommessa, Bruno Henrique il nome buono su cui poter fare qualche plusvalenza. Ma la difesa è rimasta identica, con nomi poco altisonanti e tanti dubbi. È arrivato Diamanti poi in attacco, ma Nestorovski resta una scommessa troppo grande per poter parlare di salvezza comoda.
CHIEVO 4,5: praticamente immobile sul campo. È pur vero che squadra che va bene non si cambia, ma i clivensi di Maran non sono cambiati di una virgola rispetto allo scorso anno a parte il ritorno importante di Sorrentino in porta e gli arrivi di Bastien e De Guzman a centrocampo e Parigini a centrocampo. Sono rischi che però i Mussi Volanti si sono presi con consapevolezza: la salvezza dovrebbe arrivare facilmente.
CROTONE 7-: gli Squali hanno infiammato il mercato proprio negli ultimi giorni, e l’acquisto in simultanea di Trotta e Falcinelli dà una bella boccata d’ossigeno a un attacco finora asfittico di grandi nomi al fianco di Palladino. Ceccherini, Rosi e Sampirisi hanno profili da squadra che lotta per non retrocedere; Tonev può definitivamente esplodere, così come Capezzi e Simy: si vedrà insomma.
EMPOLI 7+: non male il calciomercato degli azzurri toscani, che si sono assicurati due vecchie volpi come Pasqual e Gilardino – che saranno pure a fine carriera, ma valgono ancora tanto specialmente in provincia – affiancati al ritorno di un altro esperto come Bellusci e all’arrivo di José Mauri, uno che al Milan stava rischiando di bruciarsi e che all’Empoli potrebbe ripartire. Martusciello ha a disposizione una buona squadra: toccherà a lui portarla a preservare la A.
UDINESE 6,5: i nomi non sono altisonanti, ma i Pozzo c’hanno abituato da anni ad assistere a colpi apparentemente insignificanti che poi si sono rivelati eccezionali. Hanno queste caratteristiche di partenza giocatori come Fofana, De Paul, Penaranda e Kums; Jankto proveniente dall’Ascoli potrebbe far bene. Di certo a Udine è tornato l’entusiasmo dei bei tempi: chissà che non porti bene.