7a giornata degli Us Open 2016 sul cemento di Flushing Meadows, New York: entriamo nella fase più interessante del tabellone maschile, è l’ora della prima tranche degli ottavi di finale.
Partiamo dalla vetta della classifica: tutto facile per Novak Djokovic, n°1 del mondo e n°1 del torneo, che in meno di due ore (118 minuti per la precisione) si sbarazza del giovane e talentuoso tennista inglese Kyle Edmund (classe ‘95, 2 titoli quest’anno [terra battuta e cemento] e score di 34 vittorie e 18 sconfitte nel 2016), che fin qui aveva impressionato sconfiggendo senza problemi Gasquet, Escobedo e Isner). 6-2, 6-1, 6-4 il punteggio finale: per provare a impensierire Nole, forse, è ancora troppo presto.
Continua, poi, il cammino del “duo” francese Tsonga-Monfils, rispettivamente il n°9 e il n°10 del torneo: il primo, infatti, in una partita equilibrata soltanto nel 3° set, perso al tie-break 7-9, supera in 3 ore e 17 minuti il pur valido Sock (n°26 del tabellone), che alla fine si arrende 3 set a 1 (6-3, 6-3, 6-7, 6-2), il secondo, dominando e venendo fuori benissimo dai piccoli momenti di calo, non lascia scampo al suo avversario, e infila il quarto 3-0 di fila (0 set concessi ai rivali), questa volta rifilato allo “sventurato” Baghdatis, n°44 del ranking, sbriciolato 6-3, 6-2, 6-3 in 2 ore di gioco.
Tie-break fatale, infine, per Nadal, n°4 del seeding: Pouille, infatti, player francese classe ‘94 di Grande-Synthe (regione Nord-Passo di Calais) e giocatore in grande ascesa (quest’anno 33 successi e 19 sconfitte, salito fino al n°25 del ranking e testa di serie n°24 del torneo), ha la meglio per 2-3 sul maiorchino (che nel 5° e decisivo set conduceva per 4-2 e nel tie-break finale era riuscito ad annullare tre match point sul 3-6, perdendo poi il punto decisivo sul proprio servizio sul 6-7) dopo 4 ore e 11 minuti di combattimento sul cemento newyorkese.