Basta paragoni con Conte e barra dritta verso Russia 2018: non usa fronzoli, Ventura, per indicare la prossima strada della Nazionale; stasera si gioca ad Haifa.
Quattro giorni l’esordio amaro di Bari in amichevole con la Francia, il nuovo commissario tecnico ha deciso di voltare pagina, e non potrebbe essere altrimenti: da stasera si fa nettamente sul serio; la sfida a Israele conta decisamente di più perché è la prima degli azzurri nelle qualificazioni ai Mondiali del 2018.
Chi ben inizia è a metà dell’opera: Ventura, presentatosi ieri nella conferenza stampa della vigilia con capitan Buffon eletto a suo nuovo luogotenente, ne è consapevole e non lascerà nulla d’intentato stasera per raccogliere i primi tre punti pesanti della sua gestione in azzurro.
Tenendo fede innanzitutto a un convincimento: basta paragonare questa Italia a quella che ha entusiasmato per abnegazione e sacrificio a Euro 2016. Ventura glissa e tira dritto: questa Nazionale è e sarà la sua Nazionale, al di là di ogni ragionevole dubbio, imboccando una nuova strada e con uomini diversi.
Certo, quest’Italia ha avuto appena una settimana di tempo per poter (e dover) sbocciare; ci sono da registrare alcuni fattori – la difesa, per esempio: ma il ritorno in serata di Bonucci lascia presagire cose buone; ma già da stasera Ventura si aspetta dai suoi qualcosa di più per cominciare a costruire il percorso che porta ai Mondiali di Russia.
Israele non sembra essere un ostacolo insormontabile, visto che occupa il 76esimo posto nel ranking Fifa: ecco perché l’Italia non può sciupare un’occasione così per recuperare immediatamente la fiducia nei propri mezzi e sperimentare la sua fame internazionale.