Il lungo weekend della 5a giornata di Premier League, la massima serie del calcio inglese, si è rivelato, come sempre, ricchissimo di spunti: dalla marcia senza soste del City, infatti, al terzo ko consecutivo per lo United, passando per il momento d’oro dell’Everton, che forse quest’anno finalmente fa sul serio. E poi il Chelsea, il Liverpool, l’Arsenal, il Tottenham…
Facciamo ordine, partendo dall’alto: l’unico vero dominatore del campionato finora, e questo lo dicono i numeri, è il Manchester City di Pep Guardiola, che fa 15 su 15 (e 15 gol fatti, migliore attacco) rifilando un fin troppo facile 4-0 al Bournemouth all’Etihad. Da quando è iniziata la stagione “ufficiale”, il 13 agosto scorso (debutto in Premier), i Citizens hanno conosciuto una sola parola: VITTORIA.
Il fronte rosso di Manchester, invece, non se la passa per niente bene: settimana “horribilis“, infatti, per i Red Devils e Jose Mourinho, passati letteralmente dalle stelle (Community Shield portata a casa e punteggio pieno dopo 3 giornate) alle stalle (sconfitta nel derby con il City il 10 settembre, sconfitta giovedì con il Feyenoord in Europa League e sconfitta anche ieri a Vicarage Road con il Watford, vittorioso per 3-1). Utd ora 7° a 9 punti: gli odiati rivali sono già distanti sei lunghezze.
Se a Manchester sono gioie e dolori, a Liverpool è festa ovunque: iniziamo per blasone, ovvero dai Reds di Klopp, che espugnano Stamford Bridge (1-2 con il Chelsea di Conte, fantastico il gol di Henderson), trovano il quarto risultato utile consecutivo stagionale(3 vittorie e 1 pareggio tra campionato e coppa) e salgono al 6° posto della graduatoria a quota 10. Fa ancora meglio l’Everton, la squadra del centro della città-capoluogo del Merseyside: i Toffees, infatti, senza alcun problema si sbarazzano del Middlesbrough a Goodison Park (3-1), centrano la 4a vittoria di fila in campionato e balzano solitari al 2° posto a quota 13, a -2 dagli imbattibili Citizens.
Leggi la classifica, poi, e ti accorgi che la “restaurazione”, dopo le infinite e forse fin “troppe” sorprese dello scorso anno, è in atto: tra le prime 7, infatti, ci sono anche il Tottenham, che ieri di misura è riuscito a imporsi sul Sunderland (1-0 a White Hart Lane, 2° gol in campionato per Kane, Spurs terzi a 11 punti), e l’Arsenal, che sabato ha “passeggiato” al KC Stadium di Hull (1-4, 3a vittoria consecutiva per i Gunners, doppietta di Sanchez [a quota 3 in campionato] e quarto posto in graduatoria a 10 punti).
Le altre: risale il Leicester (secco 3-0 casalingo al Burnley, doppio Slimani, primi 2 gol per l’attaccante algerino prelevato in estate dallo Sporting, 11° posto e 7 punti per i campioni in carica, Burnley 16° a quota 4), vincono anche il West Bromwich (West Ham “schiantato” 4-2 al The Hawthorns, secondo gol in campionato per Chadli e Rondon, Baggies decimi a quota 7; continua l’incubo per gli Hammers, sconfitti 4 volte in 5 partite, unica consolazione lo scatenato Antonio, al 5° centro, capocannoniere della Premier assieme a Diego Costa), il Crystal Palace (4-1 con lo Stoke al Selhurst Park, 2a vittoria di fila per gli Eagles, ottavi a 7 punti; imbarazzanti i Potters, fanalino di coda con 1 misero punto raccolto in 5 incontri), e il Southampton (1-0 con lo Swansea al St Mary’s Stadium, decide ancora una volta Charlie Austin [3 gol negli ultimi 2 match, doppietta giovedì scorso con lo Sparta Praga in Europa League], prima vittoria stagionale in Premier per i Saints; i Cigni di Guidolin in un momento no, 15esimi a 4 punti e a secco di successi da oltre un mese [0-1 al debutto con il Burnley, poi 1 pareggio e 3 sconfitte]).