E’ il momento dell’analisi, dei numeri, delle statistiche e delle curiosità della 6a giornata di Premier League, la massima serie del calcio inglese: percorsi netti, sconfitte pesanti, crisi acute e rimonte mozzafiato.
Si parte, non ce ne vogliano le piccole, dai padroni del campionato: il Manchester City, infatti, praticamente un’altra squadra da quando sulla panchina si è seduto Guardiola, fa 6 su 6 in Premier o 10 su 10 in totale se preferite (anche 3 vittorie in Champions e una in Coppa di lega), superando l’ostacolo Swansea di Guidolin in Galles (1-3 il risultato finale, doppietta di Aguero, 5° centro per l’argentino, in testa alla classifica marcatori assieme ad Antonio e a Diego Costa, e gran gol di Sterling [4a rete per l’attaccante giamaicano naturalizzato inglese, giocatore ritrovato e quindi devastante]. La domanda sorge spontanea: gli Sky Blues la perderanno mai una partita?
A 4 lunghezze di distanza dai Citizens, poi, troviamo il Tottenham di Pochettino, che ottiene un’altra convincente vittoria (la terza consecutiva) al Riverside di Middlesbrough (1-2 con doppietta [la seconda delle ultime 3 partite di Premier] dello scatenato Son, 24enne attaccante sudcoreano ora a quota 4): gli Spurs, inoltre, possono vantare la migliore difesa del campionato (soltanto 3 gol subiti in 6 giornate).
Il duo al 3° posto della graduatoria, a quota 13, è da brividi: c’è l’Arsenal di Wenger, che schianta il Chelsea di Conte all’Emirates (3-0 in 45’, Sanchez [4°gol in campionato], Walcott [3°]e Ozil [2°], i Gunners centrano la quarta vittoria consecutiva, mentre i Blues sono addirittura ottavi a 10 punti e intontiti [2a sconfitta di fila, i 3 punti mancano dal 3-0 casalingo al Burnley del “lontano” 27 agosto]), e c’è il Liverpool di Klopp, che asfalta l’Hull ad Anfield Road (devastante 5-1 e mostruoso dominio dal primo all’ultimo secondo, Coutinho, Mane, Lallana e Milner segnano e salgono a quota 3 reti in campionato).
Risorge anche il Manchester United, che spadroneggia all’Old Trafford con il Leicester (4-1, il poker era stato servito già nel primo tempo [in gol anche Pogba]) e dopo 8 giorni terribili [3 ko consecutivi tra Premier ed Europa League] risale al 6° posto a quota 12; i campioni in carica, invece, come era prevedibile, quest’anno fanno tanta fatica (Volpi dodicesime a 7 punti, già 3 sconfitte in 6 giornate).
Le altre: vincono il Bournemouth (1-0 al Dean Court con l’Everton, decide Stanislas al 23°; secondo successo in campionato per i Cherries, ora 14esimi a quota 7, mentre i Toffees perdono l’imbattibilità dopo 5 turni e scendono al 5° posto a 13 punti), il Crystal Palace (2-3 e incredibile rimonta [gol decisivo di Benteke al 94°] per gli Eagles allo Stadium of Light con il Sunderland, che conduceva 2-0 al 61° [doppietta di Defoe, già 4 centri in campionato per il 33enne attaccante inglese]; terza vittoria consecutiva per i Glaziers, ora settimi a 10 punti, mentre i Black Cats sono il fanalino di coda della Premier con un misero punto raccolto in 6 turni) e il Southampton (i Saints saccheggiano 0-3 l’Olympic Stadium del West Ham a Londra, 2° gol in campionato per Austin, a segno anche Tadic e Ward-Prowse; Southampton 9° a 8 punti [secondo successo di fila], West Ham 18° [terzultimo] a quota 3 e peggiore difesa del campionato [16 gol incassati in 6 giornate, più di 2 gol a partita], pari tra Stoke e West Bromwich (1-1 al Bet365 Stadium di Stoke-on-Trent, padroni di casa in vantaggio al 73° con Allen, ospiti che agguantano 1-1 al 91° con Rondon [3° gol in campionato per il 27enne attaccante venezuelano]; Potters penultimi a 2 punti [ancora senza vittorie], Baggies decimi a quota 8.
Stasera, infine, il programma della 6a giornata si chiude con il posticipo del Turf Moor tra Burnley e Watford.