Cagliari festa 2-1 alla Sampdoria, Serie A. Foto Getty

Serie A, posticipi 6ª giornata: l’Atalanta si ritrova; che emozioni a Cagliari, ma Samp k.o.!

Nei posticipi della 6ª giornata di Serie A vittorie pesanti dell’Atalanta, che torna a rifiatare, e del Cagliari, che fa fuori 2-1 una Samp in caduta libera.

CROTONE-ATALANTA 1-3. Gasp, finalmente! In un Adriatico spettrale, casa per l’ennesimo turno della matricola Crotone, l’Atalanta finalmente rompe il tabù-vittoria e dà fiato al suo allenatore messo in discussione dopo il faticoso inizio di stagione. Dal canto suo invece Nicola sprofonda: 1 punto in 6 partite tengono già in apprensione l’ambiente pitagorico.

Per la Dea le belle notizie le regala, innanzitutto, Petagna: attaccante scuola Milan e bomber che non t’aspetti nell’Atalanta dei Paloschi e dei Pinilla. Gasperini gli dà fiducia e fa bene, visto che già al 3’ l’attaccante ex Ascoli timbra il suo secondo gol in campionato al secondo tiro in porta della sua stagione atalantina (gol finora più veloce in questa Serie A).

Poi, dopo un palo di Kessie colpito dal fondo e il susseguente salvataggio sulla linea di Ferrari su tiro a botta sicura di Gomez, prima della frittata cucinata dal portiere Cordaz (fino a quel momento impeccabile) e dal disastroso difensore belga Dussenne: uscita a vuota del numero 1 su calcio d’angolo e Kurtic si ritrova la palla sul petto e la spinge dentro.

Prima dell’intervallo poi Gasperini e l’Atalanta strabuzzano gli occhi per una perla di potenza e bravura di Gomez: il Papu spacca per la terza volta la porta crotonese e fa il suo primo gol in questa stagione in Serie A, la prima da capitano dei bergamaschi.

Nella ripresa le uniche cose degne di nota sono il rosso – sciagurato – a Kessie per un fallaccio inutile su Dussenne e il primo gol nella massima serie per il pivot nigeriano Nwanko Simy (annullato poi il 2-3 per un fallo di mano).

CAGLIARI-SAMPDORIA 2-1. Il Sant’Elia resta un fortino: il Cagliari ci vince la seconda partita consecutiva e col 2-1 in extremis alla Sampdoria apre il primo vero momento di difficoltà per i blucerchiati di Giampaolo, cui resta indigesto il ritorno in Sardegna da ex e che deve fronteggiare il quarto k.o. consecutivo.

I sardi di Rastelli – espulso nel finale per proteste – sono bravi e fortunati e dopo la scoppola nell’infrasettimanale si rimettono in sesto, nonostante il crack di Storari nel primo tempo (torsione innaturale del ginocchio destro dopo uno scontro fortuito con Muriel), e superano in classifica proprio il Baciccia ligure, che va a -1 dai sardi e in piena zona retrocessione dopo un inizio di stagione che lasciava presagire tutt’altro campionato.

La Doria deve fare lo shampoo al suo numero uno (anzi, 2 sulla maglia) Emiliano Viviano, che all’88’ sull’1-1 commette una topica colossale lisciando un pallone in uscita all’area e regalando a Melchiorri la gioia del primo gol in Serie A.

Proprio poco prima la Samp era riuscita a trovare con Bruno Fernandes il pari al gol siglato nel primo tempo da Joao Pedro.

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