Vamos Colombia! Un atleta extraeuropeo vince, per la prima volta nella storia, l’ultima Classica-monumento dell’anno. Tocca ad Esteban Chaves aggiudicarsi Il Lombardia 2016: il talento dell’Orica-BikeExchange rispetta i favori del pronostico e, sorretto da un’invidiabile condizione, va ad imporsi sul traguardo di Bergamo Alta, al termine di una gara durissima ed estremamente selettiva, davanti all’italiano Diego Rosa e al connazionale Rigoberto Uran.
Pubblico delle grandi occasioni a Piazza Cavour a Como, sede di partenza della 110^ edizione della Classica delle foglie morte, probabilmente la più dura della storia coi suoi 4400 metri di dislivello lungo i 240 km in programma. Sotto un cielo ombrato prendono il via 25 squadre e 200 corridori: manca il campione uscente Vincenzo Nibali, dirottato in Kazakistan.
Prima ora a spron battuto: 48 km/h e annullati tutti i tentativi di fuga. Vane, infatti, le azioni di Gert Dockx (Lotto Soudal), Gianfranco Zilioli (NIPPO – Fantini) e Roman Kreuziger (Tinkoff) prima; di Tanel Kangert (Astana), Mickael Cherel (Ag2r La Mondiale), Alessandro De Marchi (BMC), Petr Vakoc (Etixx – QuickStep), Peter Kennaugh (Team Sky) e Julien Bernard (Trek – Segafredo) poi; di Sonny Colbrelli e Zdenek Stybar (Etixx-Quick Step) successivamente.
Dopo 58 km, ecco che quattro atleti, ai piedi del Ghisallo, fuoriescono di forza dal gruppo: si tratta di Damiano Caruso (BMC), Rudy Molard (Cofidis), Michael Cherel (Ag2r La Mondiale) e Stefan Denifl (IAM Cycling), arrivati a raggiungere un vantaggio di sette minuti prima di cominciare a mollare gradualmente dopo il Colle Brianza. Sulla discesa della Valcava si fa vedere Philippe Gilbert (Bmc), che anticipa i tempi facendo intuire che a fine gara difficilmente sarà della partita per la vittoria, staccandosi infatti verso Sant’Antonio Abbandonato.
Qui il solo in testa è Damiano Caruso, che si rende protagonista di una grande azione staccando i suoi compagni di fuga. Ma verso la cima di quest’inedita salita si muovono le acque: dietro al corridore in rossonero si forma un drappello, che poi va a raggiungerlo e staccarlo, con molti dei favoriti: a Rudy Molard, David De La Cruz (Etixx-Quick Step) e Roger Latour (Ag2R La Mondiale), infatti, si accodano Diego Rosa e Fabio Aru (Astana), Davide Villella (Cannondale-Drapac), Ivan Mamykin (Katusha), Robert Gesink (LottoNL-Jumbo), Warren Barguil (Giant-Alpecin), Rodolfo Torres (Androni-Sidermec), Romain Bardet (Ag2R La Mondiale), Esteban Chaves (Orica-BikeExchange), Alejandro Valverde e Giovanni Visconti (Movistar) e Gianluca Brambilla (Etixx-Quick Step).
Di fatto, tutti i migliori sono già lì: quando mancano 50 km al traguardo la fase di attesa è già terminata. Si fa inizialmente trovare impreparato Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac), che assieme ad Alessandro De Marchi (Bmc) compie uno sforzo supplementare per rientrare dopo una decina di chilometri. Verso Selvino si muovono i tre grandi favoriti: Chaves, Uran e Bardet provano ad allungare. I due Astana riflettono sul da farsi: Rosa riceve il via libera da Aru e va a ricongiungersi al terzetto di testa nel successivo tratto in pianura. Inseguitori a 35″ a 28 km all’arrivo, a 1′ quando rimangono solo 10 km: sono loro a giocarsi il successo.
Verso Bergamo Alta è Diego Rosa a rompere gli indugi, ma non si fa trovare impreparato Chaves che chiude il buco. Difficoltà, invece, per Romain Bardet, che perde quei pochi secondi che lo mettono fuori gioco dalla lotta finale. La coppia colombiana e l’italiano si studiano fino al traguardo e preparano lo sprint a tre: è ancora Rosa ad anticipare tutti partendo con una volata lunghissima, ma proprio sulla linea conclusiva avviene il sorpasso di Estaban Chaves che fa sua l’ultima Classica-Monumento della stagione.
Che gran risultato per il ventiseienne talento di Bogotà: la ciliegina sulla torta di una stagione magica che l’ha visto salire sul podio di due Grand Tour (secondo al Giro e terzo alla Vuelta) e l’ha visto conquistare una classica dal sapore prestigioso come il Giro dell’Emilia. E la festa Colombia si chiude col terzo posto di un Rigoberto Uran all’ennesimo piazzamento in pochi giorni, ma ugualmente grande protagonista della corsa. Per la prima volta in 110 edizioni Il Lombardia parla extraeuropeo: merito degli escarabajos, che quando la strada sale dimostrano di non essere secondi a nessuno.
Tanto rammarico per Diego Rosa, che per pochi centimetri deve ingerire un secondo posto che non lo soddisfa ma che, forse, senza qualche scatto di troppo e senza quell’inseguimento in solitaria verso Selvino, avrebbe potuto valere qualcosa di più allo sprint. A 6″ giunge Bardet, dopo un minuto Davide Villella, che anticipa il gruppo dei migliori (regolato da Alejandro Valverde) con uno scatto nel finale.
Ordine d’arrivo:
1 Esteban CHAVES COL OBE 26 6:26:36
2 Diego ROSA ITA AST 27 +0
3 Rigoberto URAN URAN COL CDT 29 +0
4 Romain BARDET FRA ALM 26 +6
5 Davide VILLELLA ITA CDT 25 +1:19
6 Alejandro VALVERDE ESP MOV 36 +1:24
7 Robert GESINK NED TLJ 30 +1:24
8 Warren BARGUIL FRA TGA 25 +1:24
9 Alessandro DE MARCHI ITA BMC 30 +1:24
10 Pierre LATOUR FRA ALM 23 +1:24
11 Fabio ARU ITA AST 26 +1:26