Tanti gli spunti offerti dalla domenica della 9ª di Serie A: in primis la crisi nera dell’Inter, k.o. pure col Cagliari. Il Milan invece è 2°! Sassuolo ok, la Lazio si salva.
INTER, C’È CRISI! Partiamo, ovviamente, dal periodo buio dell’Inter: la squadra di De Boer finisce vittima dei suoi stessi dubbi – col caso Icardi che monta in casa nerazzurra a turbare il già precario equilibrio dell’ambiente – e il Cagliari, sonoramente, ringrazia: 1-2 in rimonta a San Siro e sorpasso in classifica!
I protagonisti dell’ennesimo, clamoroso k.o. interista sono due: il primo è Samir Handanovic, che con una frittata pazzesca (con la mano spinge fuori il pallone ricacciato in mezzo da Melchiorri, già autore dell’1-1, ma con le ginocchia lo butta dentro!) combina il pasticciaccio del Meazza e regala alla squadra di De Boer i fischi interi dello stadio a fine partita.
Il secondo, e più importante, è Mauro Icardi: infuocano le polemiche per certe sue frasi riferite all’ambiente ultras nerazzurro, ma a destare sconcerto è stato soprattutto il rigore calciato fuori, senza convinzione, quando si era sullo 0-0. Un segnale di nervosismo più chiaro del sole. L’Inter intanto sprofonda a -10 dalla Juve. Per fortuna la Champions non sembra lontana. Non matematicamente: per il resto c’è di che essere preoccupati.
MILAN, CON L’AEROPLANINO SI VOLA! L’altra faccia calcistica di Milano invece se la gode eccome: nello “scontro diretto” per confermare il buon inizio di stagione il Milan passa a Verona sponda Chievo e si ritrova addirittura secondo. Chi l’avrebbe mai detto, a inizio anno, che i rossoneri dopo un quarto di Serie A si sarebbero ritrovati nel ruolo di vice-Juve (seppur a braccetto con la Roma)? E proprio sabato sera ci sarà un altro, di “scontro diretto”, che ricorderà i bei tempi andati…
Quelli secondo cui, ad esempio, il Milan era secondo: sei anni fa, l’ultima volta per la precisione. A indirizzare la gara due gol letteralmente a cavalcioni dell’intervallo di due crestati ex genoani: Juraj Kucka e M’baye Niang. Due sassate micidiali di sinistro da fuori area: chirurgica ed estetica. Di bisturi e pennello mancino, lavora questo Milan tutta concretezza e pochi fronzoli.
Poi il pari di uno che in rossonero ci ha giocato, Valter Birsa: punizione a giro sopra la barriera, anche qui di nuovo di mancino. Nel finale il tris sigillato da Bacca pur se con la deviazione decisiva di Dainelli, quando il Chievo era ormai steso. Il Milan c’è, e si prende lo scettro della sorpresa di giornata.
SASSUOLO, UNA PANCHINA D’ORO. A tutta panca: il Sassuolo ringrazia i subentrati Sensi e Iemmello, pescati dalla panchina da Di Francesco e capace di raddrizzare un match complicatissimo che il coraggioso Crotone di Nicola stava conducendo in porto col gol dell’ex Falcinelli.
E invece niente da fare per la matricola calabrese, giunta a un passo dallo storico primo successo in Serie A: i neroverdi hanno fatto la grande squadra e rimontato sul 2-1, ritrovando punti essenziali per il cammino in campionato. Nella giornata stregata, con due traverse (di Defrel la più spettacolare in semirovesciata), il Sassuolo è riuscito a risorgere: ora tocca dare continuità.
LAZIO, ASSALTO RIMANDATO. Lazio, tutto rimandato: quella col Bologna poteva essere l’occasione giusta per centrare il terzo successo consecutivo, e invece i biancocelesti hanno patito le pene dell’inferno dominando nel conto dei corner (parziale specifico con oltre 15 corner in più!) ma pareggiando solo al 97’ su rigore, da molti giudicato generoso, di Immobile.
Il Bologna aveva sfiorato il colpaccio col primo gol in Serie A di Helander, poi si era difeso con ordine nonostante il forcing laziale. Nel finale il quinto gol in biancoceleste di Ciro (terzo in una settimana dopo la doppietta in Nazionale) ha ridato fiato all’Olimpico.
FIORENTINA E GENOA BLOCCATE. 0-0 fra Atalanta e Fiorentina e Genoa ed Empoli: ben poco da segnalare, in due partite avare di spunti di riflessione.