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Gigi Buffon, alla faccia del bollito: a 38 anni è ancora lui il più forte al mondo!

Non bastano due errori a mandare in gattabuia una carriera straordinaria. Gigi Buffon ha risposto a tutti quelli che lo davano per bollito: a Lione una partita pazzesca!

SuperGigi ha fatto un miracolo, anzi tre, in una sola partita, tenendo in piedi una Juve traballante rimasta pure in dieci per l’espulsione di Lemina. Capitano in carne ed ossa, Buffon ha messo nei guanti tutti i valori che gli sono stati attribuiti in questi anni di Juventus e Nazionale: sofferenza, cuore, attributi e tanta, tantissima classe.

Chi gli aveva preparato già il funerale sportivo è rimasto scottato; chi dopo Italia-Spagna e Juventus-Udinese lo aveva messo sulla graticola rimane con un pugno di mosche in mano. Buffon ha risposto sul campo, come sempre, dando una conferma eccezionale del suo percorso calcistico fatto certamente di qualche errore, ma anche di prodezze straordinarie che lo hanno portato a essere quello che nonostante tutto è ancora oggi: il portiere più forte del mondo.

Tanti sono i portieri che si sono avvicendati e si sono o sono stati paragonati a lui: Dida, Julio Cesar, Iker Casillas, da ultimo Manuel Neuer. Quello che impressiona però è che gli altri sono meteore – Neuer, dal canto suo, ha davanti un futuro sicuramente scintillante – mentre Buffon rimane sempre la stella più grande e luminosa di tutte nel firmamento mondiale dei portieri. La partita del Parc OL l’ha ulteriormente dimostrato: non c’è nessun confronto che tenga, Buffon resta Buffon. Punto e basta.

Le sue dichiarazioni a fine match sono un corollario dei valori che lo hanno sempre contraddistinto in questi anni: «Senza presunzione, so di essere molto autocritico. Non ho bisogno di sentire gli altri che strumentalizzano certe cose, mancando di rispetto allo spessore di una persona. Da questo punto di vista, tra le tante stupidate che ho sentito, l’unica cosa giusta è che da me ci si aspetta qualcosa di più».

Avvicinarsi sempre alla perfezione; vincere giocando con sofferenza, cuore e attributi, dimostrandosi esemplare dentro e fuori dal campo. Leader di uno spogliatoio (si ricorderà la strigliata post-Sassuolo dello scorso anno…), numero 1 fra tutti i numeri uno del mondo: è Gigi Buffon, Superman che mancherà moltissimo al calcio globale quando deciderà di appendere i guanti al chiodo. Una data che al momento sembra comunque molto lontana.

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