Doveva ritirarsi al termine dell’anno corrente e più volte l’aveva esplicitamente affermato nel corso delle ultime uscite stagionali, ma alla fine ha deciso di prolungare l’impegno sulle due ruote ancora per qualche mese: nessun ritiro per Joaquin Rodriguez, che ha già trovato un ingaggio per il prossimo anno.
Sarà il Team Bahrain Merida ad accogliere Purito nel 2017: la formazione capitanata da Vincenzo Nibali, con Brent Copeland in cabina di regina, ha chiesto ed ottenuto dallo scalatore spagnolo di far parte del gruppo ancora per un anno, prima di sposare un progetto da dirigente offerto dalla stessa squadra.
Progetto che il corridore catalano definisce “molto interessante” perché “mi entusiasma la prospettiva di ricoprire un ruolo importante per la squadra in corsa e poi l’opportunità di lavorare nello staff tecnico”, osserva. Quasi certamente in gara non avrà un ruolo da capitano, dal momento che già in questa stagione ha dimostrato poca brillantezza rispetto alle annate precedenti, in cui ha saputo vincere Grande Classiche (Lombardia in particolare) e lottare per Grandi Giri.
Ma la sua esperienza e il talento (che non muore mai) torneranno certamente utili a Vincenzo Nibali, magari per affiancarlo in occasione del Giro 100. Ma c’è di più: ciò che più di ogni altra cosa sembrerebbe aver spinto il team arabo a puntare sul ciclista spagnolo è la dote di 211 punti WorldTour che egli stesso si porta dietro e che si riveleranno indispensabili per ottenere una licenza nella massima serie, dal momento che la lotta per ottenere il diciassettesimo posto utile (se la riforma sarà approvata, tante dovranno essere le squadre) è molto serrata.
Sarebbero poche, in fondo, le corse in cui sarà impegnato: già a metà stagione potrebbe scendere dalla bicicletta e abbracciare il progetto tecnico: “ruolo nuovo per me, ma l’unica cosa che mi hanno chiesto di fare è quella che conosco meglio […] portare tutta la mia esperienza al servizio del team”, conclude Rodriguez presentando il suo futuro.