Trento, il sogno svanisce: troppo forti i campioni d’Europa del Kazan per sperare di poter vincere il Mondiale per Club. I russi dominano 3-0.
Netta l’affermazione dei campioni d’Europa, in quella che è stata la riedizione dell’ultima finale di Champions League, coi ragazzi di Lorenzetti surclassati praticamente in tutti i fondamentali. Vedasi il confronto statistico, specie sulle stampatone (8 contro 2) e il servizio (5 aces a 1).
Come il punteggio degli stessi parziali testimonia (25-18; 25-23; 25-18) il vero sussulto il match l’ha vissuto sul finale del secondo set, con Trento che ha avuto una ghiotta occasione per portarsi sul 23-22. Gli uomini di Lorenzetti però hanno sprecato la chance, lasciando ai ‘bombardieri’ Leon e Mikhaylov strada libera per la conquista del terzo parziale.
Negli altri due set invece Lanza e compagni c’hanno pure provato, ma il gap con la squadra di Alekno è sembrato effettivo e concreto. Strapotere fisico e tecnico, quello messo in campo dai russi, micidiali in attacco e belli compatti pure in ricezione. In doppia cifra lo schiacciatore Matt Anderson (15 punti, 72% in attacco), l’opposto Maxim Mikhaylov (13) e la stella Leon (11).
Tra le fila di Trento si è salvato Filippo Lanza, unico a crederci veramente fino in fondo (10), il miglior marcatore è stato Tine Urnaut (12); ha steccato invece stavolta l’opposto Jan Sotkr (7, 30% in attacco) sostituito nel terzo set da Gabriele Nelli. Non bene a muro sia Sebastian Solé che Simon Van De Voorde e Simo Giannelli a corrente alternata.
Ora il Kazan attende la vincente di Sada Cruzeiro-Bolivar; per Trento invece amara consolazione sarà la finalina di domani pomeriggio, ore 18, per salire almeno sul podio iridato.