Amici di Mondiali.net, ecco il nuovo appuntamento con i bilanci delle squadre 2016. Quest’oggi trattiamo la Ag2R La Mondiale. Sole otto vittorie per la formazione francese diretta da Vincent Lavenu: nonostante i 20 secondi posti e i 21 terzi posti, troppo poco per meritare un giudizio positivo.
Partiamo dalle certezze, che di certo non mancano. Il numero uno è indubbiamente Romain Bardet: solo Chris Froome impedisce al gioiello di Briuode di riportare in Francia la maglia gialla che manca ormai da tre decenni. Un secondo posto al Tour de France che testimonia come ormai sia anch’egli da considerarsi tra i grandi delle due ruote e, con un parcours, quello della prossima edizione, che l’Aso ha ideato pensando a lui – con pochi chilometri a cronometro e arrivi in salita e discesa che diverranno decisivi – le ambizioni saranno ovviamente molto alte.
L’onorevole piazzamento in classifica generale è suggellato dalla splendida affermazione a Saint Gervais-Mont Blanc. Al di là della corsa di casa, dimostra di poter dire la sua anche nelle dure Classiche d’autunno, come testimoniano il secondo posto al Giro dell’Emilia e il quarto al Lombardia. E se aggiungiamo anche il secondo posto in Oman ad inizio stagione, ben comprendiamo come il classe ’90 sia stato in grado di andar forte per lunghi periodi dell’anno.
In termini di corse a tappe va fatto il nome di Pierre-Roger Latour: non un piazzamento nei Grandi Giri, ma il classe ’93 si presenta al grande pubblico con il successo sull’Alto de Aitana nella decisiva tappa della Vuelta a Espana. Ha tutte le carte in regola per giocarsi il podio nei prossimi anni.
E ancora in termini di corse a tappe va registrato il passo indietro di Domenico Pozzovivo: una brutta stagione, quella dello scalatore lucano, mai pimpante sulle strade e senza mai un’accettabile condizione fisica (il 20° posto al Giro d’Italia la dice lunga in questo senso). La sensazione è che dopo la rovinosa caduta rimediata al Giro 2015 non abbia più trovato quel giusto colpo di pedale, complice anche il comprensibilissimo timore di dover affrontare tutte le insidie che i percorsi di volta in volta pongono davanti.
Chi riesce ad alzare le braccia al cielo per il maggior numero di volte è Samuel Dumoulin. Quattro gli acuti del trentaseienne velocista: non certo corse di primo piano (la maggiore, il GP Plumelec-Morbihan), ma il piccolo sprinter sa farsi trovare pronto quando viene chiamato in causa.
Una vittoria la conquista Jan Bakelants (una tappa al Giro del mediterraneo), ma nulla di paragonabile alle ottime prestazioni dell’anno precedente, quando soprattutto in Italia aveva illuminato con colpi da finisseur assolutamente apprezzabili. Sottotono anche Alexis Vuillermoz e Alexis Gougeard, che invece la via del successo non la trovano.
Chiude la carriera senza grandi performance, ma ciò che doveva dimostrare l’ha già fatto in passato Jean-Christophe Peraud, che a 39 anni appende la bicicletta al chiodo.
Top moment. Romain Bardet primo a Saint-Gervais Mont Blanc: un successo che gli vale il secondo posto al Tour de France 2016.
Romain Bardet
Domenico Pozzovivo
# | Corsa | Vincitore |
---|---|---|
8 | Tour du Doubs – Conseil Général | DUMOULIN |
7 | Vuelta a España – Stage 20 – Benidorm › Alto de Aitana. Escuadrón Ejército del Aire | LATOUR |
6 | Tour de France – Stage 19 – Albertville › Saint-Gervais Mont Blanc | BARDET |
5 | Boucles de l’Aulne – Chateaulin | DUMOULIN |
4 | Grand Prix de Plumelec-Morbihan | DUMOULIN |
3 | La Roue Tourangelle Région Centre Val de Loire – Trophée Harmonie Mutuelle | DUMOULIN |
2 | Paris-Camembert | GAUTIER |
1 | La Méditerranéenne – Stage 4 – Bordighera › Bordighera | BAKELANTS |