L’analisi del giorno dopo dell’11ª giornata di Serie A: Roma frenata; Milan 3° ma con fatica bestiale; la crisi senza fine dell’Inter e la Lazio che stupisce…
ROMA, FRENATA IN CORSA E NIENTE BONUS SUL NAPOLI. Sperava di ingranare la quinta (vittoria consecutiva), la Roma di Spalletti: diventata, dopo gli schiaffi di inizio stagione, bella e tremenda sia all’Olimpico che fuori. Lo 0-0 di Empoli vale invece quasi come una sconfitta.
Sia perché i giallorossi non sono riusciti a sfruttare il grande gap con la squadra di Martusciello (22 gol all’attivo contro gli appena 2 dei toscani, solo per dire una statistica) e sia perché i giallorossi potevano infliggere un altro scarto pesante al Napoli nella corsa scudetto: un punto risicato al Castellani invece è troppo poco. Bisognerà lavorare di più in cattiveria.
MILAN: JACK LA FURIA E LA SOFFERENZA. Terzo, ma con riserva: dopo la scoppola di Genoa, il Milan di Montella è tornato a vincere grazie alla punizione di Jack Bonaventura, anima e cuore pulsante dei rossoneri, e grazie a una fatica impressionante fatta nel finale davanti a un Pescara pimpante e volitivo a cui è mancato solo il gol.
Nel calcio però contano solo i risultati finali e a ben guardare il Milan della Giovine Italia (dei Donnarumma, Romagnoli e Locatelli, per intenderci) è molto al di sopra delle aspettative di inizio stagione: classifica lusinghiera, con quel 3° posto in mezzo alle romane e perfino due punti in cima al Napoli. Montella, mica male?
LAZIO TANTE LULIC E NOVE VOLTE IMMOBILE. Seconda vittoria consecutiva per la Lazio che sale al quarto posto. I tre punti contro il Sassuolo vengono confezionati nella ripresa con le reti di Lulic e Immobile (9° gol stagionale), che rendono vana la rete neroverde di Defrel.
Per i biancocelesti è il sesto risultato utile di fila: migliore serie positiva del 2016 a suggellare la crescita esponenziale della formazione di Inzaghi, ben poco accreditata all’inizio di questa Serie A.
INTER-GAMBERONE: UN PASSO INDIETRO, TRE INDIETRO. Altra domenica, altro k.o.: il 2-1 al Toro in stamattina è stato un fuoco di paglia, ecco. L’Inter naufraga di nuovo, stavolta per mano della Sampdoria: 1-0 a Genova da incubo perché mancano e latitano convinzione e sicurezza.
Inter, un gambero nerazzurro: sconfitta in campionato, la settima stagionale su 14 partite. La classifica piange: Milan e Lazio salutano a +8 e +7, la Juve prima è addirittura a 13 punti. Scoppia la grana-Eder (niente cinque con De Boer al momento della sostituzione), Santon che ammette «così non va bene», De Boer che vacilla, di nuovo, paurosamente. SI prepara il ribaltone in panchina.