Seconda volta allo Stadium e secondo deludente pari: la Juve di Champions versione casalinga non convince appieno. Finisce 1-1 con gol di Higuain e Tolisso.
Dopo tre partite da imbattuta in Champions League, la Vecchia Signora raccoglie per la prima volta in fondo al suo sacco un gol avversario. Ed è un gol che pesa, perché relega ora i bianconeri di Allegri al 2° posto in classifica visto il contemporaneo 4-0 rifilato dal Siviglia alla malcapitata Dinamo Zagabria: ora gli andalusi sono con due punti di vantaggio sulla truppa juventina, che dovrà andare a trovarli in trasferta al Sanchez Pizjuan nel prossimo turno. Una brutta gatta da pelare, per i campioni d’Italia, ora costretti a vincere per non incappare nel secondo posto, come lo scorso anno, e non pescare nell’urna qualche avversaria proibitiva.
Un sonnellino, quello che all’84’ regala all’indisturbato Tolisso il gol dell’1-1, che viene pagato a caro prezzo dalla Juventus, colpevole di aver lasciato da solo il mediano sulla punizione di Ghezzal. Il Lione così resta pure in corsa, seppur a -4. Fra l’altro Bonucci si era già infortunato, con un guaio che poi si valuterà per un reparto già orfano di Chiellini. Quanti grattacapi nella notte europea per Max Allegri…
Partita contradditoria, quella dei bianconeri: buona nel primo tempo, col regista ritrovato Marchisio, l’innesto di Sturaro e il varo della difesa a 4 pure in Europa; bruscamente tendente al nulla nella ripresa, fra le difficoltà difensive e una manovra divenuta improvvisamente vischiosa.
Diakhaby al 12’ atterra goffamente Sturaro in area, servito da Higuain, mandando proprio Gonzalo alla prova del dischetto: portiere spiazzato e 100° gol italiano del Pipita. Dopo l’1-0 la Juve ha le occasioni migliori, con un palo scheggiato da Marchisio e due occasioni sfruttate male dal numero 9 e da Mandzukic (nella ripresa).
Poi pian piano il cuor di Lione esce fuori: Lacazette e soci prendono fiducia, Mandzukic in copertura non riesce a tamponare sempre e la difesa comincia a ballare. Nonostante il cambio di modulo col passaggio al 4-3-1-2 la Juve gongola paurosamente finché, all’84’, non cala sull’intero Stadium la doccia gelata del pari francese. La qualificazione resta a un passo, ma il Siviglia ne è lontano già per quattro. Questa Signora, in Champions, può e deve fare di più.