De Rossi Austria Vienna-Roma, Europa League. Ap

Europa League, 4ª giornata: Roma sontuosa, poker a Vienna; Sassuolo, che spreco!

Nella 4ª giornata di Europa League, la Roma sbanca Vienna con un perentorio 2-4; il Sassuolo spreca la sua chance e fa solo 2-2 in casa col Rapid.

AUSTRIA VIENNA-ROMA 2-4. I giallorossi infilano un altro poker stagionale e si portano da soli in testa alla classifica del proprio girone, ponendo una seria ipoteca sulla qualificazione ai sedicesimi di finale. Un successo arrivato in rimonta e figlio di quei progressi visti nell’ultimo mese di conduzione Spalletti.

Sugli scudi, ancora una volta, Edin Dzeko: il bomber ritrovato che batte bandiera bosniaca ormai è divenuta una garanzia nel plotone di esecuzione giallorosso e, dopo aver migliorato già il suo score in Serie A rispetto alla scorsa stagione, continua a segnare a raffica. Per stasera va bene, benissimo, la sua doppietta, unita a una partita di tanta sostanza e sacrificio gomito a gomito con i difensori austriaci: Dzeko ora gioca con la squadra e per la squadra e gli effetti si vedono.

Provare per credere al 5’ quando, già in svantaggio per il gol lampo di Kayodé, la Roma si rimette in sesto trovando il pari proprio con Dzeko; al 18’ arriva pure il ribaltone firmato da Daniele De Rossi dopo un regalone della difesa austriaca.

La truppa romanista archivia la pratica nella ripresa, al 20’, quando Dzeko perfettamente imbeccato da El Shaarawy batte di nuovo Hadzikic ribadendo in rete dopo il palo. La partita di fatto è segnata, con i giallorossi a gestire forze e uomini e l’Austria Vienna che non ha più la forza per reagire. Nel finale c’è gloria anche per Nainggolan, prima della rete finale di Grünwald, che fissa il risultato sul 4-2 per la Roma. Poi tutti sotto la doccia, in attesa della prossima sfida.

SASSUOLO-RAPID VIENNA 2-2. Dalle stelle alle (quasi) stalle: il Sassuolo vede svanire sul più bello il sogno di riabbracciare il primo posto nel girone F; alla fine invece i neroverdi di Di Francesco devono accontentarsi di un amaro 2-2 al Mapei Stadium col Rapid Vienna, fra l’altro in rimonta.

Pareggio casalingo per Acerbi e compagni dopo essere stati in vantaggio di due gol fino all’85’. Poi Jelić è riuscito a dimezzare il punteggio, la paura ha invaso corpo e testa dell’allegra brigata emiliana e Kvilitaia ha chiuso la partita. Due a due il finale con il tabellino completato dalle reti di Defrel al 34′ (il francese sempre a segno al Mapei Stadium in coppa) e di Pellegrini al 48′ del primo tempo (attribuito ufficialmente dall’UEFA nonostante la deviazione in barriera di Ragusa).

Peccato, per il Sassuolo, che ultimamente non sta godendo della giusta fortuna sia per i risultati che per gli infortuni (assenze importantissime, quelle di Paolo Cannavaro, Duncan, Magnanelli, Missiroli e Berardi). La gara si era ben indirizzata grazie alle solite armi dell’undici di Di Francesco: automatismi ben oliati, velocità di composizione della manovra e reparti corti.

Al 34’ il primo gol, sull’asse Biondini-Defrel e con l’attaccante francese a segnare l’ottavo gol in sedici partite stagionali (media gol da urlo!); al 48’ il raddoppio su punizione di Pellegrini e deviazione di Ragusa in barriera.

Sembra fatta e invece, dopo aver sprecato un paio di occasioni e non aver subito praticamente nessun tiro avversario, il Sassuolo si affloscia e il Rapid torna in vita: in appena cinque minuti poco prima del 90’ Jelic prima e Kvilitaia poi in tap-in firmano un clamoroso pari che fa impazzire di gioia i 2000 supporters austriaci. Il Sassuolo si mangia le mani: almeno, però, la classifica è corta e vede i neroverdi a 5 punti come il Rapid, con l’Athletic e il Genk a 6 (dopo il 5-3 basco di oggi con pokerissimo dell’intramontabile Aritz Aduriz).

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