Bacca Murillo Milan-Inter, Serie A. Twitter

Serie A, 13ª giornata: Milan-Inter, è qui la sfida. Chi si prende la Madonnina?

San Siro, derby della Madonnina n. 219: Milan-Inter è lo scenario di una notte da leoni. Prima assoluta di Pioli, prima stracittadina per Montella. Chi si prenderà Milano?

La maggior parte dei riflettori sarà puntata sul nuovo tecnico interista, chiamato di gran corsa a salvare dalla tempesta una nave rimasta senza nocchiero dopo gli abbandoni su due fortunose scialuppe di salvataggio di Mancini all’alba del campionato e di De Boer in corso d’opera. L’ex allenatore della Lazio è chiamato a un compito arduo: risollevare anche nei risultati una squadra apparsa a pezzi e confusa nella testa e nel morale.

A ben guardare le immagini dei primi allenamenti Pioli sembra aver imboccato la strada giusta: ambiente rasserenato, tantissimo lavoro atletico e sintonia finalmente conquistata fra i giocatori. Anche a detta di capitan Icardi, le scuse e gli alibi sono finiti: d’ora in avanti in campo andrà l’Inter migliore.

Dall’altra parte c’è invece il miglior Milan delle ultime 6 stagioni: nonostante qualche malumore iniziale i rossoneri di Montella sono attualmente la terza forza del campionato e sono riusciti a trovare una continuità di risultati che mancava dai tempi dell’ultimo scudetto, targato Allegri.

A quell’epoca risale anche l’ultimo derby meneghino con tanta distanza fra le contendenti: come allora il Milan era a +8 sugli odiati rivali; allora però l’Inter vinse sia il derby d’andata che quello di ritorno.

Questa stracittadina milanese però non sarà solo una sfida fra le due diverse anime del capoluogo lombardo: tantissime le sfide nella sfida. A iniziare dai pali rispettivi: Handanovic contro Donnarumma, il vecchio volpone sloveno contro il predestinato ragazzino che ha già all’attivo un derby, quello del 3-0 dello scorso anno con rigore sbagliato da Icardi ed esultanza annessa sotto la curva nerazzurra.

E per finire in attacco: Icardi contro Bacca, 10 gol all’attivo contro 6. Il primo faccia da capitano, discusso e odiato da una parte del pubblico interista dopo la ben nota faccenda dell’autobiografia anti-ultrà; il secondo in crisi viste le 5 giornate d’astinenza. Nell’ultimo derby l’argentino steccò tirando sul palo il rigore del possibile 1-1; il Peluca sigillò il risultato col gol del 2-0.

Nel mezzo tantissimi altri nomi: dai due medianacci Medel e Kucka agli incursori Perisic e Candreva da una parte, Niang e Bonaventura dall’altra. Insomma, questo derby promette un’immensità d’emozioni.

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