Pazza giornata, la 13ª di Serie A. Le altre vittorie in rimonta le conquistano Sampdoria e Bologna. Fiorentina corsara a Empoli con un tondo poker.
VIOLA, IL POKER CHE SERVIVA. L’Arno si colora di Viola: il derby della provincia di Firenze viene vinto, e nettamente, dalla squadra madre, che con uno 0-4 tanto netto quanto eloquente stende i panni sui balconi del Castellani, inguaiando un Empoli senza costrutto e identità. A Paulo Sousa bastano le doppie doppiette di Bernardeschi e Ilicic, e l’Europa che sembrava essersi allontanata è di nuovo a un tiro di schioppo; dall’altra parte, nonostante uno Skorupski a tratti miracoloso, non basta la carica degli ex Pasqual e Gilardino (subentrato): Martusciello è sempre più pericolante.
SAMPDORIA, LA RIMONTA AL SASSUOLO È SENZA PAROLE! Dall’inferno al paradiso, andata e ritorno: in 18’ la Sampdoria di Giampaolo attraversa tutto l’orizzonte delle emozioni, da 0-2 rimonta 3-2 un Sassuolo da buco nero e conquista la terza vittoria di fila in casa. Al vantaggio neroverde costruito da Ricci e Ragusa, risponde nel finale la coppia gol Quagliarella-Muriel: per il bomber campano arriva il gol numero 100 in Serie A; per il colombiano, che non faceva doppietta da marzo, un doppio sigillo che lo fa grande. Davanti a cotanto sfacelo, Di Francesco avrà di che riflettere: la classifica del Sassuolo in Serie A ora inizia a farsi pesante.
BOLOGNA, IL DIGIUNO È FINITO. DE ZERBI, CHE FUTURO HAI? È il Bologna a interrompere il digiuno che durava da due mesi: il Palermo finisce rimontato 3-1 e inguaiato ancora di più, visto che ora i k.o. consecutivi sono addirittura sei. Al vantaggio ospite di Nestorovski la banda Donadoni risponde col pareggio di Destro (rientro dal 1’) su assist di Viviani, in assoluto il migliore in campo nel pomeriggio del Dall’Ara. Nella ripresa arriva il sorpasso felsineo: a firmarlo sono Dzemaili e lo stesso Viviani su punizione.
Il Palermo sembra essere su un binario morto: il ritiro voluto da Zamparini per la sua squadra è servito solo ad avere una risposta di temperamento, ma i risultati non sono affatto cambiati, perché restano errori dei singoli e lacune tecniche. De Zerbi potrebbe malgrado tutto avere le ore contate: il patron mangiallenatori potrebbe rimettere in moto le mascelle.