La Roma è tutta un Dzeko, unita a Perotti: dopo l’impegno in Europa League, i giallorossi vincono pure nel posticipo di Serie A piegando 3-2 un Pescara indomabile.
La banda-Spalletti riaggancia nuovamente il secondo posto a -4 dalla Juventus naufragata oggi a Genova ma lo fa rimettendo in luce un andamento duplice: primo tempo bello e pimpante, secondo con troppa normale amministrazione e brividi freddi a causa di un Pescara sempre bello per come l’ha disegnato Massimo Oddo ma che va via dall’Olimpico con qualche rimpianto per un pari che non sarebbe stato demeritato.
Pronti via e il tecnico degli abruzzesi è già costretto a spendere un cambio, con Bahebeck che lascia spazio all’ex giallorosso Caprari. Siamo al 5’ ma neppure un minuto dopo la Roma passa: Salah tocca l’angolo a Perotti, cross dell’argentino, Dzeko a centro area anticipa con il piattone di destro Biraghi e segna la rete numero 11. Tre minuti e la Roma, anzi Dzeko raddoppia. Cambia solo la fascia: stavolta Perotti crossa a rientrare da sinistra e il bosniaco al volo fa 2-0. Numeri impressionanti per l’ex City in Serie A: 12 gol in 14 partite. Ritmo impressionante e resurrezione ormai certificata.
A quel punto il Pescara si sveglia e comincia a ricamare gioco anche a centrocampo; la manovra si fa più fluida e, per merito anche di un Pepe volitivo e dedito al sacrificio, le chances arrivano sui piedi di Brugman e Benali. La Roma risponde con Nainggolan e con Dzeko prima dell’intervallo.
Nella ripresa al 6’ Dzeko va ancora vicino al gol, centrando l’esterno della rete di sinistro. A quel punto la Roma si spegne di nuovo come a Bergamo e il Pescara sale in cattedra, con Caprari e Pepe che mettono in ambasce la difesa giallorossa; ci provano pure al 13’ Memushaj e Verre. Gli abruzzesi passano, meritatamente, poco dopo: cross di Zampano da destra dove Emerson non copre affatto e Memushaj dal limite dell’area fa secco Szczesny.
Spalletti corre ai ripari, fuori Nainggolan dentro De Rossi che timbra la presenza numero 400 in Serie A. Al 24′ però la Roma si conquista il rigore del 3-1: Perotti entra in area sulla destra, Crescenzi è ingenuo e colpisce l’argentino che poi trasforma – minuto 26 – con il destro il rigore numero 9 in Serie A.
Partita finita? Macché. Al 29’ Pepe dalla destra mette dentro un cross che Emerson respinge centralmente, Caprari a centro area batte ancora Szczesny di prima intenzione: è 3-2. Entra Totti per l’ovazione dell’Olimpico, che però sente il brusio freddo dietro la schiena perché i giallorossi non sanno gestire e il Pescara dà l’aria di poter far male sulle ripartenze. Finisce alla fine così: la Roma vince e consolida il 2° posto, il Pescara continua a non vincere ma tutto questo bel gioco darà prima o poi i suoi frutti.