Un’occasione persa dal Napoli, un punto d’oro per il Sassuolo. Va in archivio così il primo Monday Night della 14ª di Serie A. A Insigne replica Defrel; Sarri attardato.
Brutte notizie per i partenopei: il treno-scudetto va allontanandosi e anche per quello della Champions, vista la vittoria di tutte le contendenti in Serie A, il discorso non è troppo diverso.
Partita che vive di ritmi bassi in avvio, visto che il modulo a specchio e i pochi spazi non consentono il giusto fluire della manovra, col Sassuolo particolarmente rintanato sulla difensiva (memore degli ultimi 4 k.o. di fila in campionato). Ma il contributo di Gabbiadini nell’attacco partenopeo è tutto tranne che produttivo.
E così per sbloccare il match di San Paolo ci vuole il guizzo, l’invenzione, la “capata” del campione: al 42’ su lancio di Hamsik Lorenzo Insigne s’inventa un gol dei suoi, dribbling su Gazzola e solita conclusione arcuata sotto la traversa di Consigli grazie ad una impercettibile ma decisiva deviazione di Cannavaro, il grande e attesissimo ex dell’incontro. 1-0 all’intervallo e torpore sugli spalti che finisce.
Nella ripresa ci si aspetta qualche graffio dal Sassuolo, con il Napoli sarriano a sfruttare gli eventuali ampi spazi in contropiede. Gabbiadini non sfrutta il primo, con un tiro mancino parato da Consigli. Anche gli azzurri però, nonostante un Hamsik in stato di grazia, finiscono per allungarsi ed essere quasi trafitti all’ora di gioco dal cross di Ricci per Missiroli che di testa colpisce la parte alta della traversa.
Poco dopo Mertens – subentrato a Gabbiadini – rimedia un giallo pesante, che lo costringerà a saltare l’Inter; la squadra di Sarri sembra andare meglio in attacco con i tre dal baricentro basso. Ma è un altro il cambio che modifica il corso degli eventi, e lo indovina Di Francesco spedendo in campo Gregoire Defrel che a 7’ dalla fine fa quello che al San Paolo gli riesce meglio, segnare: cross al bacio di Gazzola e gran volée mancina a sigillare il terzo gol consecutivo in altrettante trasferte sotto al Vesuvio.
San Paolo gelato e che al 93’ impreca di tutto, dopo il palo centrato da Callejon su velo di Giaccherini: su quel montante il Sassuolo si salva e ringrazia per una volta la sua buona stella; il Napoli invece si sta ancora chiedendo com’è stato possibile.