Icardi Inter-Fiorentina, Serie A. LaPresse

Serie A, 14ª giornata: Pazza Inter a tutta in 20’, poi la Fiorentina in 10 torna sotto; finisce 4-2

Il Monday Night di Serie A conferma l’enunciato: l’ Inter è una squadra pazza. Sul 3-0 dopo 20’ i nerazzurri si fanno quasi rimontare prima del 4-2. Prima vittoria per Pioli.

L’Inter resta un enigma irrisolvibile: a tutta nel primo tempo, spenta e incapace di gestire addirittura la superiorità numerica (espulso Gonzalo Rodriguez prima dell’intervallo). Alla fine per Pioli arriva la prima vittoria sulla panchina nerazzurra: il neotecnico però a questa sofferenza dovrà pur farci l’abitudine se non vorrà rischiare partite da infarto come quella odierna…

Al 3′ l’Inter è già in vantaggio: Ansaldi crossa dalla sinistra e, sul tocco di Icardi, arriva a rimorchio Brozovic che piazza il pallone sotto la traversa e sblocca proprio come 4 giorni fa avviò in Israele quell’inizio bruciante poi tramutatosi in disfatta. La corsia sinistra dei nerazzurri funziona e Ansaldi serve Perisic che tira verso la porta: Tatarusanu è incerto e favorisce il tap-in di Candreva per il 2-0. Al 19′ arriva addirittura il 3-0: lo stesso Candreva lancia Icardi che salta Gonzalo, resiste al ritorno di Astori e insacca.

Un, due, tre. Tutto troppo bello per essere vero: era dal gennaio 1990 che l’Inter non segnava 3 gol nei primi 19 minuti di una gara di Serie A: doppio Matthäus e Klinsmann contro il Bologna. Anche la dirigenza nerazzurra, piovuta oggi a Milano per sondare il terreno e il clima alla Pinetina, sembra gradire.

Sembra fatta e invece Pazza Inter si mette in moto proprio allora svelando l’altra faccia della medaglia: prima Perisic spreca il possibile poker, poi la squadra di Sousa finalmente si sveglia e Handanovic dice di no a Milic.

Miranda rischia pure di provocare un rigore su Gonzalo e la Fiorentina accorcia le distanze: al 37′ Kalinic sfrutta il lancio di Badelj e infila l’1-3. Per il croato è il terzo gol in altrettante uscite a San Siro: una sentenza insomma.

Nel recupero un episodio chiave dell’incontro: Gonzalo Rodriguez ferma Icardi allargando il braccio, Damato gli sventola in faccia il rosso diretto forse troppo severo, perché il possesso palla del capitano interista non si concretizza e perché l’azione non procede verso la porta. Tant’è: Viola in 10’ e panchina imbufalita.

Nella ripresa va in scena l’anarchia più pura per una partita di calcio: schemi saltati, squadre allungate e occasioni da ambo le parti. Handanovic risponde a Ilicic, Banega va vicino al gol, Perisic colpisce un palo e Candreva sbatte su Tatarusanu. Il 3-2 mette a nudo tutte le amnesie e le contraddizioni di una squadra, l’Inter ovviamente, che mostra una sindrome da dr. Jekyll/mr. Hyde: al 62’ Ilicic accorcia ingannando Handanovic dopo essersi involato in contropiede!

Il gol mette batticuore e tachicardia nei petti dei tifosi interisti, abituati sì ma stanchi di penare così: l’Inter balla e sembra lei la squadra in dieci, ma Joao Mario si divora letteralmente la rete del 4-2 a porta vuota, un altro segnale della non tranquillità mentale dei nerazzurri.

Al 91′ però sull’ennesimo contropiede l’Inter la chiude: Perisic costringe alla parata Tatarusanu e Icardi chiude i conti. Per MI9 i gol in questa Serie A sono 12: riacciuffato Dzeko in vetta alla classifica marcatori.

About Alessandro Liburdi

Check Also

squalifica per pogba

Pogba squalificato?

Nell’ultimo sviluppo scioccante nel mondo del calcio, la procura antidoping ha richiesto una squalifica di …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *